Spunti di vista

Adozione di minori: come tutelarli?

08.27.2015 - By Radio 24Play

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Nella prima parte del programma, parliamo ancora di caporalato. Il coordinatore del Dipartimento Immigrazione della Flai-Cgil Puglia, Yvan Sagnet ha diffuso ieri la notizia della morte e dell'occultamento del cadavere di un bracciante malese deceduto nelle campagne di Rignano Garganico (Foggia). Il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Giuseppe Deleonardis, commentando la notizia diffusa da Sagnet, ha dichiarato "Non abbiamo alcuna certezza che nelle campagne di Rignano sia morto un bracciante agricolo. Abbiamo raccolto un racconto di qualche bracciante e stiamo verificando. E' una voce che abbiamo raccolto da qualche bracciante straniero e sulla quale stiamo indagando cercando di capire se sia vera". Nel mentre rimangono ancora domande senza risposte e dubbi sul decesso di Paola Clemente, la bracciante di 49 anni morta mentre lavorava all'acinellatura dell'uva nelle campagne di Andria, lo scorso 13 luglio.

Non c'è dubbio che queste tragedie siano l'emblema di una condizione di sfruttamento di lavoratrici e lavoratori, italiani e stranieri, che si perpetra da decenni. Un problema che non può e non deve essere più tollerato. "Caporalato e lavoro nero non si combattono con le commissioni di inchiesta parlamentari né tantomeno con le task force ministeriali, ma con proposte concrete e operative". E' questo il parere di Stefano Mantegazza, segretario generale Uila-Uil, che è intervenuto sulle proposte lanciate nei giorni scorsi per contrastare il fenomeno dello sfruttamento della manodopera agricola. Servono più controlli nei campi e maggiore severità nei confronti di chi si arricchisce alle spalle dei braccianti. Quali sono dunque le proposte sindacali e datoriali per stroncare lo sfruttamento selvaggio nei campi? Lo chiediamo a Walter Passerini, giornalista, e Pasquale Chieco, avvocato del marito di Paola Clemente.

A seguire, ritorniamo a parlare di adozioni, un tematica sociale che si impone sempre più per interesse e rilevanza, inserita in un panorama in continua evoluzione. L'Italia continua a vivere problemi sostanziali che impediscono il rilancio delle adozioni, sempre più in calo, e frenano molti genitori desiderosi di avere un figlio. I costi sono spesso proibitivi, le difficoltà burocratiche sempre più elevate, i contrasti con i paesi affidatari in aumento. Ma il punto centrale rimane sempre la tutela dei diritti di questi bambini in stato di abbandono, il poter garantire che le adozioni avvengano nel pieno rispetto dell'interesse del minore, favorendo in primis il suo diritto a vivere in una famiglia nella quale possa trovare le condizioni ideali per la propria crescita psico-fisica. L'eterogeneità delle realtà di provenienza dei bambini così come delle vocazioni e delle storie dei vari soggetti istituzionali operanti nel settore, nonché la frammentazione di molte iniziative vincolate a risorse sempre più esigue, rendono talvolta difficile il confronto sulla ricerca di buone prassi adottive. E non mancano i cosiddetti "bambini restituiti al mittente", come un apparecchio difettoso che non corrisponde alle aspettative. Abbandonati due volte: prima dalla famiglia naturale, poi dalla famiglia che li ha accolti. E' il destino di tanti bambini italiani e stranieri che vengono riportati in comunità perché i genitori adottivi non ce la fanno più e gettano la spugna. Secondo le ricerche svolte dalla Commissione per le adozioni internazionali nel 2003, il numero dei bambini "restituiti" in Italia è stimata attorno al 2,5 per cento degli adottati.

Come tutelare i diritti primari di cura e protezione dei minori? Come formare e preparare le coppie, nella prevenzione di insuccessi e fallimenti familiari? Ne parliamo con Ugo Bressanello, ideatore di "Domus de Luna Onlus", fondazione no profit cagliaritana, che si occupa del sostegno, della cura e del recupero di bambini e ragazzi vittime di situazioni di grave disagio familiare e di degrado sociale; Chiara Benini, psicologa e psicoterapeuta; Luigi Cancrini, psicologo e psicoterapeuta, Lucrezia Mòllica, avvocato con esperienza di "genitori usa e getta".

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