Spunti di vista

E' sempre colpa degli altri: gli italiani e la facilità con cui si autoassolvono da piccole e grandi disonestà

08.26.2015 - By Radio 24Play

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Siamo sempre pronti a puntare il dito sulle colpe degli altri, a scandalizzarci di fronte ad ogni nuovo caso di illegalità, che a volte non ci rendiamo conto di come sia facile autoassolverci quando siamo noi a comportarci in modo disonesto. Ci sono peccati veniali che consideriamo tollerabili, che non racconteremmo nemmeno in confessionale, semplicemente perche quando si tratta di noi tutto sembra accettabile. Pretendiamo che tutti rispettino regole e leggi, ma poi troviamo normale parcheggiare in doppia fila, viaggiare sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto, scaricare musica e film illegalmente, chiedere e accettare raccomandazioni. E abbiamo sempre una scusa che ci permette di non sentirci nemmeno in colpa: i parcheggi sono troppo pochi, la qualità del trasporto pubblico è indecente, faccio così perché tanto lo fanno tutti. Ne parliamo con Gianrico Carofiglio, che nel suo ultimo romanzo "La regola dell'equilibrio" indaga sul confine tra verità e menzogna; con Gherardo Colombo, ex magistrato e autore del libro "Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti" e con Barbara Bonanni, che nel suo libro "Lo scusario dell'automobilista" ha raccolto alcune delle giustificazioni più divertenti sentite in tanti anni di servizio presso la Polizia Stradale.

Nella prima parte ci occupiamo di abusivismo edilizio. In questi giorni, dopo 14 anni dall'ultimo tentativo di abbattimento, ricomincia il programma di demolizione delle costruzioni abusive sorte nella Valle dei Templi, patrimonio dell'Umanità Unesco dal 2007. L'abuso risale al 1993, l'ordine di demolizione al 1999. Al giorno d'oggi in Italia si contano 26 mila edifici abusivi, tra appartamenti e nuove costruzioni, oltre il 13% del totale delle nuove costruzioni. Questo significa che grosso modo una nuova casa su dieci di quelle sorte nell'ultimo anno è fuorilegge. Questo ci fa capire come l'abusivismo non sia solo una pratica antica, tutt'altro: è anche un trend moderno, che si alimenta anche grazie ai tanti tentativi di approvare condoni attraverso emendamenti e disegni di legge, ai tempi lunghissimi della burocrazia italiana, e all'atteggiamento indifferente delle amministrazioni comunali, che troppo spesso chiudono un occhio per non correre il rischio di diventare impopolari. Ma esiste un metodo veloce ed efficace per combattere questa piaga tipicamente italiana? Ne parliamo con Francesco Erbani, giornalista, che nel suo libro "Pompei Italia" identifica nella città sepolta dal Vesuvio e nei problemi di gestione del sito archeologico una metafora dello stato del nostro paese, e con Laura Biffi dell'Osservatorio Nazionale ambiente e legalità di Legambiente, che ha curato il dossier "Abusivismo edilizio: l'Italia frana, il Parlamento condona".

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