Nel mondo del vino, dalla Francia alla Spagna, dalla California alla Germania, il dibattito oggi sembra cristallizzato su un’idea tanto intuitiva quanto rischiosa, quella di ridurre le superfici per ridurre i volumi. Per un’equazione facile - troppi ettolitri, meno acquirenti, cantine colme - una conclusione scontata, quella di estirpare, magari con una stampella pubblica. Ma la semplicità è spesso nemica delle soluzioni durature, specie se la crisi è figlia dell’incrocio di consumi fiacchi, costi in ascesa, tensioni commerciali e un clima aspro.