Il mio nome è Alfredo di Dio. Fui un partigiano e militare italiano e mi fu conferita la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Nacqui a Palermo il 4 luglio 1920 e nel 1927 mi trasferii con la mia famiglia a Cremona.Fui ammesso all’Accademia di Modena, ne diventai istruttore e ne uscii nel 1941.Dopo aver militato nell’esercito a Vercelli, in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943 mi diressi a Novara e diedi origine a una piccola banda partigiana, che nel dicembre dello stesso anno si unì a quella del capitano Beltrami. Nacque così la brigata patrioti Valstrona che in seguito si trasferì in Ossola. Nel gennaio del ’44 mi recai in missione a Milano per cercare finanziamenti alle nostre azioni di guerriglia, ma fui arrestato dai fascisti e incarcerato a Novara. Ero in prigione quando il 13 febbraio del ‘44 la mia brigata combatté contro i tedeschi nella battaglia di Megolo e mio fratello Antonio vi perse la vita insieme a Beltrami e altri dieci compagni. Dopo essermi liberato ripresi le attività e mi aggregai al “Gruppo patrioti Ossola”, creando la brigata Valtoce che, dopo il vittorioso combattimento dell’8 settembre 1944, fu determinante per l’inizio della liberazione di Domodossola. La Valtoce continuò a difendere l’Ossola anche dopo la caduta della città ad opera della spedizione nazifascista e fu così che persi la vita in un’imboscata nella Gola di Finero il 12 ottobre del ’44 insieme al colonnello Attilio Moneta.