29 Maggio, la grande festa dei fiori. Occorrerebbe per descrivere la grandiosa festa dei fiori di Domenica possedere la magia di dare alle parole una colorazione vivace, luminosa, vivissima perchè fu soprattutto il più imponente trionfo di colore e di luce. Tutto fu soggiogato, armonizzato, e adoperato, quanto di risorse inesauribili ha la natura irradiata da una primavera tenerissima e quanto può offrire di sorriso, di elegante, di ricco una popolazione, per riuscire nella più fantastica e nella più ideale delle apoteosi. Domenica si vissero ore intere della più gentile ebbrezza si da convincere il più detestabile dei pessimisti che qualche volta la vita è bella. Chi non conosce le nostre mura non può farsi nessuna idea di quello che possa offrire d'incanto un paesaggio dei più belli e meravigliosi di una giornata di Maggio lussureggiante di verde, d'azzurro e riscaldata di una profusione di oro che il gran sole volle finalmente elargire. In mezzo a ciò, il giardino pubblico fiorito di mille fiori e contornato da una teoria d'ippocastani trasformata in candelabri su cui esalano grazia e profumo i loro fiori bianchi e rosa. Il più suggestivo degli ambienti dunque: adattato senza turbarne le linee a teatro per lo svolgimento del più gentile dei tornei. Grandissime, ma artistiche tribune tutt'intorno accolgono con ornamentazioni floreali, pennoni variopinti ovunque inneggias- sero alle nuove vittorie. E dappertutto una folla immensa, mai vista e mai sperata, folla gaia, cortese, simpatica; in cui predominava il gentil sesso in leggiadre foggie. Crediamo che le persone che parteciparono ed assisterono alla festa siano state più di dodicimila. Basti dire che i biglietti d'entrata che si vendevano agli sportelli furono esauriti in mezz'ora e che le persone addette alle entrate dovettero con i cappelli ricevere i danari per l'ingresso! Sarebbe interessante una statistica che ci dicesse quanti quintali di fiori furono sacrificati, quanti giardini portarono il loro contributo, e se ciò non fosse un po' malinconico quanti denari assorbirono i profumati petali, perchè il lancio fu generale, vivace, intenso e durò parecchie ore dando luogo ai più graziosi episodi e sempre al più magico degli spettacoli. Parlare degli equipaggi, automobili, carri che parteciparono al torneo dei fiori è impresa difficile, poichè furono tanti e tutti stupendi: ed una dimenticanza costituirebbe una scortesia maggiormente rimproverabile trattandosi di atto oltremodo gentile di chi concittadino o ospite volle tanto degnamente concorrere ad una riuscita indimenticabile. (L'Unione).
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