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Anatolij Moskvin credeva che la morte fosse una cosa terribilmente ingiusta, quella dei bambini assolutamente intollerabile. La scienza medica o la magia nera, però, avrebbero potuto riportare in vita i defunti, prima o poi. Ne era convinto. Ma durante il suo lavoro di censore di cimiteri e di necropolista, non riusciva a non sentire il pianto e la paura dei piccoli nelle loro tombe, dimenticati da tutti, lasciati a marcire. Doveva fare qualcosa per salvarli. E così decise di trafugarne i corpi e trasformarli in bambole con cui giocare, in attesa della vittoria del progresso sulla morte. Nel Novembre del 2011 fu scoperto ed arrestato.
26 bambole cadavere vennero trovate nella sua abitazione.
By Laura JelenkovichAnatolij Moskvin credeva che la morte fosse una cosa terribilmente ingiusta, quella dei bambini assolutamente intollerabile. La scienza medica o la magia nera, però, avrebbero potuto riportare in vita i defunti, prima o poi. Ne era convinto. Ma durante il suo lavoro di censore di cimiteri e di necropolista, non riusciva a non sentire il pianto e la paura dei piccoli nelle loro tombe, dimenticati da tutti, lasciati a marcire. Doveva fare qualcosa per salvarli. E così decise di trafugarne i corpi e trasformarli in bambole con cui giocare, in attesa della vittoria del progresso sulla morte. Nel Novembre del 2011 fu scoperto ed arrestato.
26 bambole cadavere vennero trovate nella sua abitazione.