Per la maggioranza di destra, la priorità è la separazione delle carriere, da portare in Aula a giugno anche se non sarà finito l'esame in Commissione. La legge sul fine vita, invece, attesa da anni e su cui anche la Corte costituzionale ha invitato a esprimersi, viene rinviata a luglio. Oltre al danno la beffa: di fine vita il Parlamento non si occupa, ma se lo fanno le Regioni, come ha fatto la Toscana, allora il governo impugna la legge per tentare di annullarla.