Pietro Cinaglia
Le storie dei resistenti delle Quattro Giornate lette e interpretate da volontari ANPI.
Il suo gesto solitario di eroismo incarna il coraggio del singolo che, sfidando l'oppressore, diventa simbolo della resistenza collettiva e della ribellione contro ogni sopruso.
Pietro Cinaglia, carabiniere originario di Colonnella (Teramo), compie un atto di straordinario coraggio il 29 settembre 1943 durante le Quattro Giornate di Napoli.
Armato solo di bombe a mano, lascia la caserma e si dirige verso Piazza Ottocalli dove un autocarro tedesco con una dozzina di soldati sta sparando indiscriminatamente contro civili inermi.
Sfruttando la conoscenza dei vicoli, si avvicina silenziosamente al mezzo e con un lancio preciso scaglia una bomba a mano che uccide un soldato e ne ferisce un altro. I
l suo atto solitario e inaspettato fa credere ai militari della Wehrmacht di stare affrontando una forza organizzata e li induce a ritirarsi.
Per questo gesto di altruismo e sprezzo del pericolo riceve la Medaglia d'Argento al Valor Militare, diventando simbolo della resistenza delle forze dell'ordine contro l'occupazione nazista.
Il ricordo di Pietro Cinaglia è letto da Valeria Primerano del Comitato Aperitivo Resistente.
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Un'iniziativa realizzata grazie ai volontari e le volontarie delle sezioni ANPI di Napoli e provincia.
Hanno aderito compagne e compagni delle sezioni:
ANPI Napoli Centro “Antonio Amoretti”
ANPI Napoli Area Flegrea “Salvatore Serio”
ANPI Napoli Vasto “Lenuccia”
ANPI Napoli Collinare “Aedo Violante”
ANPI Napoli Vomero Arenella “Vincenzo Siniscalchi”
ANPI Napoli Est “Aurelio Ferrara”
ANPI Santa Anastasia “Caduti della Flobert”
ANPI Isola d'Ischia "Teresa Mattei"
ANPI Torre del Greco