Maceratando, storia e poesia della città di Macerata

Tante lapidi murate a Macerata il 20 dicembre 1918


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Tante lapidi murate a Macerata il 20 dicembre. Ieri è trascorsa una giornata di vibrante patriottismo per l'inaugurazione della artistica lapide ai martiri, antico e nuovissimo della indipendenza, Guglielmo Oberdan e Cesare Battisti, finiti entrambi per mano del carnefice austriaco. Così pure ieri, alla base della Torre comunale, per iniziativa del Comune, veniva scoperta la lapide riproducente l'epico bollettino Diaz del 4 novembre. Alle 14, la Piazza Garibaldi è già affollata di pubblico e di rappresentanze. Il corteo, con a capo la musica militare e i gonfaloni del Comune e della Provincia, muove per la Via Garibaldi alle ore 14,30, al suono degli inni patriottici e fra evviva fragorosi, e giunge nella Piazza De Vico, gremita di popolo, dinanzi alla inaugurazione della lapide, opera egregia del concittadino Giuseppe De Angelis, il cui lavoro è molto ammirato. Il ricordo marmoreo riproduce in due medaglioni accoppiati le sembianze degli eroi fra una decorazione simbolica appropriata. L'epigrafe è stata dettata dall'avv. Carlo Giuliozzi. Legge il discorso inaugurale il prof. Zacchetti, socialista. In Piazza V.E., che presenta uno splendido colpo d'occhio, il corteo sosta ai piedi della Torre civica. La grande targa recante il Bollettino Diaz, viene scoperta dai vigili comunali. Parla il Sindaco Bourbon del Monte che rievoca felicemente l'epopea del 1° e del 2° Risorgimento. Alle ore 18 al Teatro Comunale, gremito di pubblico, l'on. Colaianni ha tenuto la commemorazione ufficiale. Sempre nello stesso pomeriggio, al Palazzo Torri sono state scoperte, nelle nicchie laterali al portone, due lapidi in ricordo del Re Gioacchino Murat e del passaggio del Primo Console Napoleone, prima della pace di Tolentino.

(L'Unione, 21 dicembre).
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Maceratando, storia e poesia della città di MacerataBy Roberto Cherubini