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Episodio 5 — La Fusione: Necessità, Intrighi e Declino
In questa puntata raccontiamo la fusione tra Montecatini ed Edison, avvenuta nel 1965: un’operazione nata dall’incrocio di crisi industriali, ambizioni personali e pressioni politiche sempre più forti. Edison, privata del suo core business dopo la nazionalizzazione dell’energia elettrica, cercava nuovi sbocchi nella chimica. Montecatini, schiacciata da difficoltà finanziarie e da investimenti sbagliati, era il bersaglio ideale. La fusione fu orchestrata da Valerio, Macerata e Cuccia, con il sostegno silenzioso — ma decisivo — del governo e della Banca d’Italia. Carlo Faina, presidente di Montecatini, venne escluso dal tavolo delle decisioni. La sua reazione fu furiosa, ma inutile. L’operazione venne approvata in tempi rapidissimi, quasi fulminei. Così nacque Montedison: un colosso più figlio della necessità che della visione. Un gigante che segnava, simbolicamente e concretamente, il declino della vecchia borghesia industriale italiana e l’avanzata di un capitalismo sempre più guidato da logiche politiche.
By Simone EnaEpisodio 5 — La Fusione: Necessità, Intrighi e Declino
In questa puntata raccontiamo la fusione tra Montecatini ed Edison, avvenuta nel 1965: un’operazione nata dall’incrocio di crisi industriali, ambizioni personali e pressioni politiche sempre più forti. Edison, privata del suo core business dopo la nazionalizzazione dell’energia elettrica, cercava nuovi sbocchi nella chimica. Montecatini, schiacciata da difficoltà finanziarie e da investimenti sbagliati, era il bersaglio ideale. La fusione fu orchestrata da Valerio, Macerata e Cuccia, con il sostegno silenzioso — ma decisivo — del governo e della Banca d’Italia. Carlo Faina, presidente di Montecatini, venne escluso dal tavolo delle decisioni. La sua reazione fu furiosa, ma inutile. L’operazione venne approvata in tempi rapidissimi, quasi fulminei. Così nacque Montedison: un colosso più figlio della necessità che della visione. Un gigante che segnava, simbolicamente e concretamente, il declino della vecchia borghesia industriale italiana e l’avanzata di un capitalismo sempre più guidato da logiche politiche.