A volte ci si accorge che le conseguenze peggiori di un gesto violento non so quelle immediate: le ferite, lo shock, la perdita di un arto, le operazioni chirurgiche; ma vengono a galla col tempo, con la frustrazione, con il rendersi conto di essere costretti a dover passare il resto della propria vita spalla a spalla con il ricordo di com’era prima. Intrappolati nel destino delle vittime. Condannati a essere la memoria vivente di un fantasma, qualcuno senza nome e senza identità, al quale è impossibile addossare la colpa. Qualcuno che, per la legge, ancora non esiste. Francesca è stata vittima di un dinamitardo senza nome, conosciuto dalla cronaca come Unabomber, e ancora oggi cerca la verità. In questo episodio raccontiamo la sua storia.
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