Il passaggio alle seconde mansioni è per un'anima perseverante nella preghiera e dedita al raccoglimento, di buoni desideri, che sente il richiamo del Signore che l'attira a sè.
"L'anima si sente tutta struggere per il suo Signore".
Per combattere la dinamica dei dèmoni nelle seconde mansioni, l'anima può contare sull'intelligenza risvegliata dalla fede e sulla memoria, le sue potenze cioè sono attive per reagire e non soccombere al nemico e l'anima sente di volere spendersi per qualcosa di autentico.
Nonostante i travagli del mondo, l'Anima sente che amare Dio le dà Pace e quindi vuole seguire il Signore mediante la rinuncia al proprio io, l'amore per la povertà, per la preghiera e per il raccoglimento per entrare nelle stanze più interne del castello.
Per Teresa d'Avila “L'orazione non è altro che un intimo rapporto di amicizia, nel quale ci si trattiene spesso da solo a solo con quel Dio da cui ci si sa amati” è un passivo, Dio ci ama e noi ci rivolgiamo a lui.