Negli ultimi giorni, in Italia, è tornato al centro del dibattito politico il tema della cosiddetta imposta patrimoniale. La discussione è stata rilanciata dai media dopo la dichiarazione della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, favorevole a una forma di tassazione europea sui grandi patrimoni. A tale posizione ha replicato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affermando che «finché la destra è al governo, non ci saranno patrimoniali».La patrimoniale rappresenta un elemento ricorrente nei programmi della sinistra internazionale. Si ritrova, per esempio, anche nel programma politico del nuovo sindaco di New York, Zohran Mamdani, che sostiene politiche di prelievo sui grandi patrimoni per finanziare servizi pubblici e ridurre le disuguaglianze. L’idea di fondo è quella di un ugualitarismo teso a dissolvere ogni identità economica, culturale e perfino morale, a partire dalla famiglia e dalla proprietà, che sono due realtà connesse, perché la proprietà privata costituisce la base economica della famiglia, e, insieme, la condizione materiale della sua stabilità morale.
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