In mezzo a numerosi morti, ad ammalati che non riescono ad avere cure adeguate e a sempre più famiglie in difficoltà economiche, i radicali si preoccupano di garantire l’aborto, fosse anche “a domicilio” con la RU486 – diffondendo la falsa informazione secondo la quale gli ospedali non darebbero alle donne la possibilità di accedere – strumentalizzando così questa grave situazione di emergenza.