Giosuè alla Scuola della Parola

5. Scegliamo di servire il Signore


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Il popolo rispose: "Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! 17Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che abitavano la terra. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio".
Giosuè disse al popolo: "Voi non potete servire il Signore, perché è un Dio santo, è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati. 20Se abbandonerete il Signore e servirete dèi stranieri, egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi annienterà".
Il popolo rispose a Giosuè: "No! Noi serviremo il Signore".
Giosuè disse allora al popolo: "Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelti il Signore per servirlo!".
Risposero: "Siamo testimoni!".
"Eliminate allora gli dèi degli stranieri, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il vostro cuore al Signore, Dio d'Israele!".
Il popolo rispose a Giosuè: "Noi serviremo il Signore, nostro Dio, e ascolteremo la sua voce!". Giosuè in quel giorno concluse un'alleanza per il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem. Scrisse queste parole nel libro della legge di Dio. Prese una grande pietra e la rizzò là, sotto la quercia che era nel santuario del Signore.  Infine, Giosuè disse a tutto il popolo: "Ecco: questa pietra sarà una testimonianza per noi, perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha detto; essa servirà quindi da testimonianza per voi, perché non rinneghiate il vostro Dio". Poi Giosuè congedò il popolo, ciascuno alla sua eredità. (Gs, 24, 16-28)
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Giosuè alla Scuola della ParolaBy Fondazione Carlo Maria Martini