In "Fortuna d'esser cavallo", Pirandello parla di un cavallo abbandonato, soggetto a soprusi e prossimo alla morte, la cui fortuna, proprio perché cavallo, è di non avere alcuna coscienza di nulla, nemmeno di esistere. Ma è davvero così? Degli esperimenti hanno mostrato come l'universo, invece, sembri essere cosciente di essere osservato da noi e reagire di conseguenza...
Dimmi che ne pensi e non dimenticare di seguirmi nei miei canali social!