Alla luce di certe proposte emerse da alcuni ambienti ecclesiali, la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) ha in questi giorni chiarito che, quando si invoca una benedizione su alcune relazioni umane occorre – oltre alla retta intenzione di coloro che ne partecipano – che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere e ad esprimere la grazia sacramentale e che, pertanto, la benedizione delle unioni omosessuali non può essere considerata lecita.