La storia, come molti saperi umanistici, oggi è spesso giudicata superflua: un lusso che le società orientate al futuro possono non concedersi.
La domanda «a che serve la storia?», viene quindi posta da più parti in modo spesso aggressivo; e trova, in prevalenza, risposte insoddisfacenti.
La storia, dovrebbe “servire” come docente o magistra, ma non si può pretendere che il passato ci permetta di predire il futuro. La storia con un uso deformante e viziato, è piegata a legittimare i poteri esistenti. Possiamo semplicemente ammettere che la storia non «serve» a scopi immediati e strumentali ma, come altre importanti attività umane tra cui il gioco e le arti, è una risorsa indispensabile per la nostra specie.