Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd

Anatomia della Determinazione // The Anatomy of Determination


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Traduzione in italiano di Lorenzo Viscanti dall’essay originale di Paul Graham "The Anatomy of Determination" [Settembre 2009].

Come tutti gli investitori anche noi spendiamo molto tempo cercando di capire come prevedere il successo delle startup. Probabilmente riflettiamo su questo più degli altri, perché investiamo all’inizio del viaggio della startup. Una previsione è solitamente tutto quello su cui possiamo fare affidamento.

Rapidamente ci siamo resi conto che il più importante fattore nella previsione del successo è la determinazione. A prima vista può sembrare l’intelligenza. A tutti piace credere che sia l’intelligenza a determinare il successo di una startup. Quando una società ha successo perché i suoi fondatori sono intelligenti, la storia del successo sembra bella. Anche chi si occupa di promuovere queste storie, e gli stessi giornalisti che le diffondono probabilmente ci credono. Ma se essere intelligenti aiuta parecchio, non è il fattore decisivo. Ci sono molte persone intelligenti quanto Bill Gates che non ottengono alcun successo.

Nella maggior parte dei casi, il talento è considerato molto più della determinazione, in parte perché la storia del talento è più interessante, in parte per offrire a chi sta a guardare una scusa per restarsene pigri, in parte ancora perché a un certo punto la determinazione può confondersi con il talento.

Non mi viene in mente alcun settore in cui la determinazione sia ritenuta il fattore più importante, ma l’importanza di determinazione e talento nel confronto tra loro può in qualche modo variare. Il talento importa di più nei lavori che sono più puri, nel senso che uno si trova di fronte un singolo tipo di problemi, invece di molti generi diversi di problemi. Immagino che la determinazione non porti lontano nella matematica quanto, ad esempio, nel crimine organizzato.

Non voglio suggerire con questo confronto che i lavori che hanno più bisogno del talento siano da ammirare di più. I più sarebbero d’accordo che sia più ammirevole essere bravi in matematica che a ricordare lunghi numeri, anche se quest’ultima dote dipende maggiormente da un’abilità naturale.

Forse una ragione per cui la gente ritiene che i fondatori di startup abbiano successo grazie all’intelligenza è che questa dote conta di più in una moderna azienda tecnologica di quanto non fosse in un’azienda di una volta. Probabilmente bisogna essere più intelligenti per dominare il mercato dei motori di ricerca Internet, di quanto non fosse necessario per primeggiare nelle ferrovie, negli hotel e nei giornali. Ma anche nelle industrie tecnologiche più avanzate, il successo dipende più dalla determinazione che dalle doti intellettuali.

Se la determinazione è così importante, possiamo isolarne i componenti? Ce ne sono di più importanti? Alcuni possono essere coltivati?

La più semplice forma di determinazione è la pura forza di volontà. Quando tu vuoi qualcosa la devi avere, a qualunque costo.

Una buona parte della forza di volontà deve essere innata, perché è comune vedere famiglie in cui uno dei fratelli possiede questa dote più degli altri. Le circostanze possono cambiare, ma guardando nel complesso le cose, la natura è più importante dell’educazione. Cattive circostanze possono modificare lo spirito di una persona estremamente volenterosa, ma non penso ci sia molto da fare per dare la convinzione ad uno che non la ha.

Avere una forte forza di volontà non è sufficiente, però. Bisogna anche essere duri con se stessi. Una persona fortemente motivata, ma sia indulgente verso se stessa non va considerata determinata. La determinazione implica che la tua frza di volontà sia bilanciata dalla disciplina.

Questo termine, disciplina, è estremamente importante. Quanta più volontà hai, tanta più disciplina devi avere. Più forte la tua volontà, meno chiunque vorrà discutere con te, a parte te stesso. E qualcuno deve discutere con te, perché chiunque ha impulsi basici, e se hai più volontà che disciplina  finirai per cedere a questi impulsi e ne sarai condizionato, come un tossicodipendente.

Possiamo immaginare volontà e disciplina come due dita che strizzano un seme di cocomero per lanciarlo lontano. Più forte lo stringeranno, più lontano il seme andrà a cadere, ma le due dita devono stringere con la stessa forza, altrimenti il seme si avviterà su se stesso, cadendo vicino.

Se questo è vero può avere implicazioni interessanti, perché la disciplina può essere coltivata. Infatti tende a variare e non di poco durante la vita di una persona. Se la determinazione è effettivamente il prodotto di volontà e disciplina, allora si può diventare più determinato essendo più disciplinato.

Un’altra conseguenza del modello del seme di cocomero è che quanta più volontà hai, tanto più è pericoloso essere indisciplinato. Ci sono moltissimi esempi che confermano questo. Nella vita di persone piene di energia vedi come uno svolazzare da una parte all’altra, quando alternano un ottimo lavoro a momenti in cui non realizzano proprio nulla. Esternamente questa situazione potrebbe sembrare come un disturbo bipolare.

Il modello del seme di cocomero è inaccurato in almeno un aspetto: è statico. Nella realtà il pericolo dell’indisciplina aumenta con la tentazione. Il che significa, in maniera interessante, che la determinazione tende a consumare se stessa. Se sei sufficientemente determinato da raggiungere grandi risultati, questo farà crescere le tentazioni attorno a te. A meno che non diventi proporzionalmente ancora più disciplinato, la convinzione verrà meno e i tuoi risultati torneranno nella media.

Ecco perché Giulio Cesare riteneva gli uomini con poco potere così pericolosi. Non erano ancora stati tentati dai privilegi di quel potere.

Ancora il modello del semino di cocomero implica che sia possibile essere troppo disciplinati. E’ vero? Credo ci siano persone la cui convinzione è abbattuta da troppa disciplina, e che potrebbero raggiungere risultati maggiori se non fossero così duri con se stessi. Una ragione che permette al giovane di avere successo dove il vecchio fallisce è il non avere coscienza di quanto è incompetente. Questo consente ai giovani di spendere ciò che non hanno. Quando cominciano a lavorare su qualcosa, sopravvalutano i successi. Ma questo fornisce loro la sicurezza necessaria a continuare a lavorare, e i loro risultati migliorano ancora.  Allo stesso tempo una persona con una visione chiara della realtà avrebbe riconosciuto la propria incompetenza per quello che era, e forse si sarebbe scoraggiata dal continuare.

C’è un altro importante ingrediente nella determinazione, l’ambizione. Se la convinzione e la disciplina sono quello che ti fanno arrivare ai tuoi obiettivi, l’ambizione ti fa scegliere questi obiettivi.

Non so se sia giusto dire che l’ambizione è un ingrediente  della determinazione, ma non sono completamente indipendenti l’una dall’altra. Sembrerebbe assurdo se qualcuno ci dicesse di essere molto determinato a fare qualcosa di incredibilmente semplice.

E fortunatamente l’ambizione è estremamente malleabile; ci sono un sacco di cose che puoi fare per aumentarla. Molte persone non sanno essere ambizione, specialmente da giovani. Non sanno quanto sia dura, e nemmeno quello che sono capaci di fare. E questo problema è amplificato dall’avere attorno poche persone nella stessa situazione. Le persona ambizione sono rare, quindi se siamo distribuiti in maniera uniforme sul territorio, come succede soprattutto quando siamo giovani, gli ambizioni non avranno molte persone simili a loro vicine. Quando prendi persone di questa pasta e le metti vicino ad altri ambiziosi, fioriscono come piante assetate quando dai loro acqua. Probabilmente le persone più ambiziose sono affamate da quell’incoraggiamento che potrebbero ottenere da chi è simile a loro, indipendentemente dall’età.

Anche i successi tendono ad accrescere la tua ambizione. Ad ogni passo guadagni fiducia per spingerti più in là la prossima volta.

Ecco, in somma, come sembra funzionare la determinazione: è fatta di volontà, bilanciata dalla disciplina, e spinta dall’ambizione. Fortunatamente due di queste tre qualità possono essere coltivate. Puoi aumentare un po’ la forza della tua volontà; puoi imparare l’auto disciplina; e sostanzialmente tutti possono essere affamati di ambizione.

Giunto a questo punto, mi sembra di riuscire a comprendere un poco meglio la determinazione. Ma solo un po’: convinzione, disciplina ed ambizione sono tutti quanti concetti essi stessi complicati quanto la determinazione.

Tieni presente che la determinazione e il talento non sono tutto. C’è un terzo fattore che determina il raggiungimento dei risultati: quanto ti piace il lavoro. Se ami veramente lavorare su un progetto, non hai bisogno della determinazione; è quello che faresti in ogni caso. Ma quasi tutti i lavori presentano degli aspetti che non sono soddisfacenti, perché richiedono di svolgere dei compiti per altre persone. Ed è molto improbabile che i compiti imposti dai bisogni altrui corrispondano esattamente con quello che tu vuoi fare.

Al contrario, se vuoi creare maggior valore, devi focalizzarti più sui bisogni degli altri che sui tuoi interessi, grazie alla tua determinazione.



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Paul Graham: il pifferaio magico dei nerdBy Irene Mingozzi