Ballare di questi tempi è proprio da scostumati. Il Sig. Prefetto comunica che per quest'anno anche per ragioni sanitarie viene mantenuto il divieto delle maschere, dei veglioni ed in genere dei balli pubblici. Siamo proprio lieti di questa disposizione la quale si basa non solo sulle ragioni sanitarie, ma anche su altre ragioni ben più delicate. La guerra delle armi è finita ma l'ordine ancora non è ritornato normale. Si vive ancora sotto l'incubo di una guerra diplomatica. Non sappiamo quindi con quanta opportunità si cominciassero ad organizzare feste da ballo. Francamente ci sembra un insulto a chi soffre quello di dare spettacoli simili anche per beneficenza.
(Il Cittadino, 1 febbraio).