Maceratando, storia e poesia della città di Macerata

Battezzata "Perché, perché, Marì?" di Mario Affede al Lauro Rossi di Macerata. (29 novembre 1930)


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Battezzata Perché, perché, Marì? di Mario Affede al Lauro Rossi di Macerata. Giovedì 27 corrente, alla prima rappresentazione, il lavoro ha conseguito un entusiastico successo per la leggiadria della trama, per il dialogo garbato, ricco di motti di spirito non esagerati, e per le espressioni caratteristiche del nostro popolo semplice ed espressivo. L'Affede ha cercato di riprodurre, e ci è perfettamente riuscito, un ambiente del ceto operaio con tutte le sue sfumature e situazioni disegnando con maestria tipi di popolani con i relativi difetti e virtù. Sopra ogni altro nel «Perchè, perchè, Marì?» si nota la fluidità e la scorrevolezza del dialogo descrivente scene e momenti della vita vissuta giornalmente. Gli esecutori riscossero plausi e consensi e furono applauditissimi in un teatro gremitissimo. Emerse sopra gli altri, la signorina Armanda Bettini, una 'Ngilina vivace, briosa e ciarliera, che incarnò alla perfezione il personaggio affidatole, vissero gli spettatori per merito della signorina Bettini, la cui parte sembrava dall'autore scritta appositamente per essa, un paio d'ore di sano godimento non disgiunto ad una continua ilarità. Accanto alla Bettini furono festeggiatissime la Sig.na Gigetta Cantini, una sentimentale ed appassionata Marietta, e la sig.na Maria Salvi, un altro ben disegnato tipo di popolana. Nè deve essere dimenticato il gaio e chiassoso sciame di sartine impersonate dalle sig.ne Mimy Emiliozzi, Iris Micucci, Silvia Placco, Nada Angelucci e la piccola, ma indiavolata, Maria Lacchè. Ciro Matteucci fu un capo mastro muratore allegro e sentimentale, burbero e nello stesso tempo una pasta d'uomo. Il Perugini innamorato semplice, ma sincero, Elia Matteucci, Ivo Moschini riprodussero riuscite macchiette ambientali, il Buffoni nella parte del viaggiatore, ciarliero ed insinuante, Uckmar, un contino intraprendente ed elegante, e tutti gli altri. Bravo il quartetto a plettro per la serenata composta dal M° Bottacchiari (Svampa Adriano, Bernardini Tullio, Palmieri Armando, Benigni Gino). (L'Azione fascista, 29 novembre).
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Maceratando, storia e poesia della città di MacerataBy Roberto Cherubini