La prima stagione di Battiti d’ali è cominciata parlando di assertività, di affermazione della propria individualità. La seconda stagione finisce parlando di democrazia, della situazione in cui le diverse individualità si incontrano per trovare il miglior accordo possibile. Il nostro è stato un viaggio lungo e complesso, ma non esiste percorso più soddisfacente di quello in cui la crescita personale diventa sviluppo sociale.

“La democrazia ha fallito?”, con l’esperta di mediazione Iolanda Romano, è disponibile qui ⬇️

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Qualsiasi atto comunicativo è politico, ossia ha conseguenze sulla polis - sulle cittadine e sui cittadini. Ci sono atti comunicativi, però, più politici di altri, come quelli praticati da chi, la politica, la fa di lavoro. Ma le politiche e i politici sono consapevoli del loro livello di responsabilità? E le cittadine e i cittadini stanno richiedendo che quel livello di responsabilità venga rispettato?

“La comunicazione politica: non solo populismo”, con la docente Martina Carone, è disponibile qui ⬇️

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I luoghi di lavoro sono tra i contesti più problematici in assoluto: organizzazione precaria se non assente, dipendenti che sparlano di colleghe e colleghi, mancanza di formazione per rafforzare le competenze del personale.

Eppure i luoghi di lavoro potrebbero essere contesti dal potenziale sconfinato, sia per la crescita personale di chi li frequenta sia per le conseguenze generate sotto il profilo ambientale, culturale e sociale. Le benefit corporation hanno compreso questo potenziale e ne hanno fatto il loro principale punto di forza.

“Il lavoro nobilita il mondo”, con l’evolution guide Alice Zannini, è disponibile qui ⬇️

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Non è vero che la scuola è inutile. La scuola è utilissima. È utilissima per possedere una cultura generale che non ha aderenza con ciò che conta nella vita. È utilissima per preparare ragazze e ragazzi che non avranno il coraggio di mettere in discussione il mercato del lavoro.

Questo approccio vi sembra radicale? Evidentemente non avete ancora ascoltato le argomentazioni di Paolo Mottana, filosofo dell’educazione.
L’episodio con lui si intitola “Scuola VS Educazione diffusa” ed è disponibile qui ⬇️

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«Sono sicuro che un figlio risolverà i nostri problemi di coppia». «Gli esseri umani sono fatti per procreare». «I bambini sono la cosa più bella del mondo». Basta, mi sono stancato di frasi come queste. Denotano ignoranza verso il tema della genitorialità e mancanza di empatia nei confronti di bambine e bambini.

Ho bisogno di una visione più matura. Una visione consapevole della responsabilità insita nel ruolo del genitore. Una visione che consideri i figli non solo come destinatari dell’educazione, ma anche come opportunità di crescita per madri e padri, oltre che di sviluppo per il mondo intero.

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Si dice che nei social media non si possa discutere a causa di un forte clima di odio. A chi non è mai capitato di leggere i commenti sotto a un post e sentirsi frustrata/o dall’astio che ne emerge? Peccato perché, se ci pensiamo bene, nella storia dell’umanità non c’è mai stata così tanta possibilità di confronto con persone diverse da noi. Forse, allora, dobbiamo semplicemente imparare dai nostri errori di comunicazione.

Il viaggio di Battiti d’ali prosegue attraverso il tema delle discussioni nel web. Per la quinta e ultima tappa del percorso, la nostra guida sarà Bruno Mastroianni, filosofo, consulente per i social media di alcune trasmissioni Rai e teorico della disputa felice: un modo per dissentire senza litigare, sia offline sia online.

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Quand’è stata l’ultima volta che ti sei sentita/o ascoltata/o? Quand’è stata l’ultima volta che qualcuno ti ha fatto una domanda per lasciarti rispondere senza interromperti? Se non ti viene in mente un episodio, è perché oggi c’è una forte tendenza all’egoismo, ma soprattutto è poco diffusa l’arte di ascoltare.

Il viaggio di Battiti d’ali prosegue attraverso il tema dell’ascolto. Per la quarta tappa del percorso, la nostra guida sarà Gerardo de Luzenberger, facilitatore certificato a livello internazionale e fondatore di Genius Loci, società che si occupa di progettazione partecipata.

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Esattamente un anno fa ho concluso un percorso con uno psicoterapeuta. In questo modo ho imparato a gestire un disagio mentale che avevo da 10 anni e che, per la paura di fare i conti con la realtà, non avevo mai affrontato. Se la mia trascuratezza ti sembra strana, devi sapere che ci sono molte, troppe persone che si disinteressano del loro benessere psicofisico. Una domanda, quindi, sorge spontanea: come può evolvere una società che non ha cura della propria salute mentale?

Il viaggio di Battiti d’ali prosegue attraverso il tema del benessere biopsicosociale. Per la terza tappa del percorso, la nostra guida sarà Valerio Rosso, psichiatra e divulgatore di temi come la salute mentale e le neuroscienze.

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Da quando eri bambina/o hanno cercato di convincerti che la mente fosse superiore al corpo, che i pensieri fossero più degni degli istinti. Il tuo corpo, però, non ha mai creduto a quelle parole, fino a suggerirti che nei muscoli, nei nervi, negli organi ecc. fosse custodito non solo il senso della vita, ma anche il motore dello sviluppo sociale.

Il viaggio di Battiti d’ali prosegue attraverso il tema dell’allenamento fisico. Per la seconda parte del percorso, la nostra guida sarà Simone Regazzoni, filosofo e praticante dell’arte marziale coreana Hwa Rang Do.

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Ti dicono che sei un essere sociale. Ti dicono che devi gestire le relazioni. Ti dicono che devi curare la reputazione. E “tu”? “Tu” come persona a sé stante, fuori dalle dinamiche dei rapporti, indifferente – per un momento – al giudizio altrui. “Tu” chi sei?

Il viaggio di Battiti d’ali inizia da qui. Da noi, anzi: da ognuno di noi considerata/o nella sua singolarità. Perché qualsiasi cambiamento sociale comincia da un’impresa individuale.

Per questa parte del percorso, la nostra guida sarà Gianfranco Damico, sociologo, coach e autore di diversi libri sulla crescita personale.

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