SECONDA PARTE – TRA PUTIN E I DISERTORI – 55’40” Domande. Un parere sui libri di Carlotto? – Tuco: il confine orientale come cartina di tornasole per identificare elementi di destra a sinistra – il recente revival “arditista” e “fiumano” nell’estrema sinistra, soprattutto a Roma – È possibile risemantizzare simboli rimasti a lungo a destra, usati dal fascismo? – È esistito “il compagno D’Annunzio”? – Il racconto dell’impresa di Fiume è sempre stato italocentrico e ne ha ignorato il carattere imperialista e razzista. WM1. Claudia Cernigoi ha esposto un metodo empirico per riconoscere i rossobruni – Lo “sforzo di sintesi” di Tuco – Da dove è partita la “rivalutazione da sinistra” dell’impresa fiumana – I danni fatti da Hakim Bey – Gli studi più seri di Claudia Salaris – Giustissimo recuperare la memoria degli Arditi del Popolo, ma poi si è sbracato – L’intossicazione di certi simboli è irreversibile, es. la svastica – «Da Roma di queste cose non potete capire un cazzo» – A proposito dei Red & Anarchist Skin Heads, una precisazione – Carlotto, grande esploratore del Veneto, del quale ha mostrato la mostrificazione antropologica. Quali sono le differenze tra l’austronostalgia triestina e quella veneta? – Intervento di Peter Behrens, segretario provinciale PRC: la multiculturalità triestina di cent’anni fa era un prodotto delle immigrazioni, anche oggi saranno le immigrazioni a fare di nuovo di Trieste una città multiculturale – Domanda 4, Olivieri: la «rinazionalizzazione delle masse». WM1. La dialettica tra globalizzazione neoliberista e rinazionalizzazione delle masse – Il rapporto tra problema e falsa soluzione – I capri espiatori: migranti e zingari – Gli studi Mosse sulla genesi dei fascismi – Fondamentale la notazione di Behrens, la retrospezione rosea sul multiculturalismo austroungarico. – Sulla differenza tra le austronostalgie – in Veneto e Trentino è presente l’elemento del tradizionalismo cattolico, a Trieste (città più laica) molto meno. Metz. Il putinismo, tutti a tirare Putin per la giacchetta – Manca un’inchiesta sui rubli che arrivano in Italia. WM1. “rubli” è una metafora, Putin paga in $ e € – Soldi russi sono sicuramente arrivati anche a Trieste – Il referendum on line per l’indipendenza del Veneto e la TV di stato russa – La Russia di Putin non è una forza antimperialista – Il fascino delle teorie “eurasiatiste” di Aleksandr Dugin – Dugin, l’aedo della politica estera di Putin – Quasi tutte le estreme destre d’Europa sono duginiste e putiniste – C’è una fascinazione per Putin come “uomo forte” – Putin a torso nudo rivela l’omosessualità latente dei fascisti. Intervento di Alberto Volpi della libreria In Der Tat – Ci voleva un libro più approfondito – Non sono d’accordo con Andrea, che sminuiva le peculiarità di Trieste – Nel corso della sua vita, mio nonno ha cambiato appartenenza statale 5 volte, senza mai lasciare Trieste – L’industria triestina è stata smantellata dall’Italia – Domanda di Olivieri: i fantasmi della diserzione. WM1. Perché un libro “breve” – Cent’anni a Nordest è un file zippato, fa parte di una rete di discorsi – Il libro serviva ora, il centenario è ora – Metamorfosi etniche di Piero Purini e la collana «Resistenza storica» delle edizioni KappaVu – Le particolarità di questo territorio vanno giocate per raccontare l’Italia intera – Anche a Bolzano si potrebbero elencare molte appartenenze statali successive negli ultimi 100 anni – Anche altrove in Italia la rivendicazione indipendentista parte dalla denuncia dello smantellamento dell’industria locale: es. i neoborbonici lo dicono. – Riabilitare i disertori di allora significa parlare di oggi, della diserzione di cui c’è bisogno oggi – L’Italia sta per partecipare a nuove guerre, si sta armando fino ai denti – L’insospettata importanza delle lotte per cambiare toponimi e nomi delle vie – L’assassino Cadorna – Nel momento in cui dominano il culto del capo e il «ci pensa lui», la diserzione è vitale – Bentornati, fantasmi della diserzione.