Accanto all’immagine di Mosè-condottiero, guida degli israeliti attraverso le acque del Mar Rosso, pensiamo anche al Mosé-uomo, fuggiasco ed omicida, che si spoglia dei privilegi di essere “fratello” del faraone, per difendere la dignità e la libertà della sua gente. Poi, con le mani macchiate di sangue, si rifugia nel deserto per fare pace con se stesso e si scopre prima pastore di greggi e poi pastore di uomini.
Il mio in(solito) commento a:
Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza (Giovanni 5,31-47)
Puoi trovare il testo qui:
https://www.labuonaparola.it/come-uscire-dal-deserto-della-nostra-anima/