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Mettiamo che sei proprietario di un marchio di vino. Che consideri la Cina come il mercato della crescita nel prossimo decennio. E che pensi anche di avere una buona offerta, un look distintivo un prezzo giusto. Ma che mi dici di WeChat? Sai che 600 milioni di utenti usano WeChat in Cina come uno showroom preacquisto anche del vino? E lì che l’opinione del coetaneo, collega e amico è determinante a far prendere la decisione di acquisto ed è lì che l’acquisto avverrà un attimo dopo attraverso lo smartphone.
Riprendendo alcune recenti considerazioni di Wine Intelligence vorrei parlare di marketing del vino attraverso i canali digitali in Cina con qualche accenno al resto dell’Asia. Perché se in questi mesi di Expo si è fatto un gran parlare di vino italiano in Cina, e se si continuano a moltiplicare i report e le previsioni su quel mercato nonché le occasioni di incontro tra produttori italiani e imprenditori cinesi, non sempre si considerano le peculiarità del mondo digitale cinese e la sua rilevanza per fare marketing e per vendere il vino in Cina. Un mondo in cui non esiste Google, Facebook o Twitter o Instragram.
Questa settimana converso con Emanuele Vitali di East Media. Avevo avuto il piacere di introdurre Emanuele ad un convegno sul vino digitale ad Asti e avevo apprezzato la chiarezza della sua esposizione.
Emanuele Vitali, da sempre nei settori del marketing e dell’Internazionalizzazione, ha lavorato presso ICE, agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane, presso una fiduciaria svizzera, e presso Adidas Italia prima di fondare la Marco Polo Trade società di consulenza per aziende italiane in Asia ed East Media, specializzata appunto nel Digital Marketing in Russia ed Asia. Ha interessanti esperienze con cantine del Garda e del Franciacorta.
Ecco 9 cose emerse nella conversazione che puoi ascoltare in audio nella puntata numero 20 di Wine Internet Marketing Podcast:
Mettiamo che sei proprietario di un marchio di vino. Che consideri la Cina come il mercato della crescita nel prossimo decennio. E che pensi anche di avere una buona offerta, un look distintivo un prezzo giusto. Ma che mi dici di WeChat? Sai che 600 milioni di utenti usano WeChat in Cina come uno showroom preacquisto anche del vino? E lì che l’opinione del coetaneo, collega e amico è determinante a far prendere la decisione di acquisto ed è lì che l’acquisto avverrà un attimo dopo attraverso lo smartphone.
Riprendendo alcune recenti considerazioni di Wine Intelligence vorrei parlare di marketing del vino attraverso i canali digitali in Cina con qualche accenno al resto dell’Asia. Perché se in questi mesi di Expo si è fatto un gran parlare di vino italiano in Cina, e se si continuano a moltiplicare i report e le previsioni su quel mercato nonché le occasioni di incontro tra produttori italiani e imprenditori cinesi, non sempre si considerano le peculiarità del mondo digitale cinese e la sua rilevanza per fare marketing e per vendere il vino in Cina. Un mondo in cui non esiste Google, Facebook o Twitter o Instragram.
Questa settimana converso con Emanuele Vitali di East Media. Avevo avuto il piacere di introdurre Emanuele ad un convegno sul vino digitale ad Asti e avevo apprezzato la chiarezza della sua esposizione.
Emanuele Vitali, da sempre nei settori del marketing e dell’Internazionalizzazione, ha lavorato presso ICE, agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane, presso una fiduciaria svizzera, e presso Adidas Italia prima di fondare la Marco Polo Trade società di consulenza per aziende italiane in Asia ed East Media, specializzata appunto nel Digital Marketing in Russia ed Asia. Ha interessanti esperienze con cantine del Garda e del Franciacorta.
Ecco 9 cose emerse nella conversazione che puoi ascoltare in audio nella puntata numero 20 di Wine Internet Marketing Podcast: