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Questo pomeriggio, con il danzatore e coreografo Alessandro Pintus, abbiamo dialogato sulle coincidenze tra il teatro giapponese Nō, la danza Butoh, l’arte dei giullari e dei trovatori; passando per le suggestioni della commedia dell’arte; tutti imbevuti di grottesco. Sullo sfondo di questa bella conversazione l’idea della morte vista, non come negazione della vita, ma come eterna spinta creatrice.
Questo pomeriggio, con il danzatore e coreografo Alessandro Pintus, abbiamo dialogato sulle coincidenze tra il teatro giapponese Nō, la danza Butoh, l’arte dei giullari e dei trovatori; passando per le suggestioni della commedia dell’arte; tutti imbevuti di grottesco. Sullo sfondo di questa bella conversazione l’idea della morte vista, non come negazione della vita, ma come eterna spinta creatrice.