Maceratando, storia e poesia della città di Macerata

Desta profonda impressione il fulmineo concentramento di duemila camicie nere a Macerata (11 gennaio 1925)


Listen Later

Desta profonda impressione il fulmineo concentramento di duemila camicie nere a Macerata. Domenica 4 gennaio 1925. Alle 13.30 la città è deserta. E non si vede ancora una camicia nera in giro. Non un tricolore, non un manifesto. Il mistero che ha circondato questo concentramento improvviso ha avuto un solo risultato: quello di far nascondere tutti gli avversari di tutte le tinte orribilmente preoccupati. Nel centro della vasta piazza Vittorio Emanuele piena di sole sta fermo un gruppo di persone: sono gli On. Mazzolini, Polverelli, il segr. prov. Brancaleoni e i membri del Direttorio Federale. Avanti al Portone della Prefettura si notano ufficiali e militi della M.V.S.N. Alle 13.45 cominciano a giungere alla spicciolata i fascisti di Macerata ed ecco all'improvviso le prime squadre di Porto Recanati. Subito dopo diecine e diecine di automobili e di camions rovesciano sulla piazza le squadre della Provincia, mentre altre giungono a piedi, inquadrate, avendo attraversato cantando i borghi della città. In mezz'ora precisa sono giunte 2000 camicie nere che formano le 80 squadre volanti d'azione della Provincia. Il teatro rigurgita di fascisti: sul palcoscenico tutte le fiamme con il labaro della Federazione e il gagliardetto del Fascio di Macerata. Qua e là qualche gentile e coraggiosissima signora rompe con dei colori vivaci lo sfondo uguale delle camicie nere. Un grande applauso accoglie i deputati e i membri della Federazione Fascista. Poi silenzio. Il Segr. Prov. Brancaleoni si avanza sulla ribalta e con voce tonante dice: «Camicie Nere! Il tempo della vergogna è finito!» (s'alza un urlo potente e tutti balzano in piedi applaudendo e gridando. L'applauso si prolunga per qualche minuto). Ristabilita la calma il segr. continua: «Comprendo questo vostro urlo che anch'io come voi, da tanti mesi contengo e soffoco nella gola, quest'urlo che ci libera, così, all'improvviso di tutte le angosce e di tutti gli avvilimenti che con abnegazione grandissima abbiamo sofferto senza reagire. Ma ricordiamoci, camicie nere, che questo lungo periodo di disgrazia ci ha almeno insegnato a distinguere i veri amici dai falsi, a smascherare per sempre tutti quelli che si erano accodati al carro del trionfatore che ci dicevano di essere più fascisti di noi! (Grandi applausi). Oggi o domani questi signori verranno invano a lusingarci con la loro ipocrisia, non saremo tanto ciechi da cadere un'altra volta nel tranello ... (L'Azione fascista, 11 gennaio).
...more
View all episodesView all episodes
Download on the App Store

Maceratando, storia e poesia della città di MacerataBy Roberto Cherubini