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Intervista a Nadia Gaggioli – Primo episodio della serie “Voci del Terzo Settore”
Nadia Gaggioli è la protagonista del primo episodio della serie di interviste “Voci del Terzo Settore”, un ciclo di approfondimenti condotto da Julia Hoffmann per Radio Transatlantico. Questa serie vuole dare voce a figure di spicco del mondo del Terzo Settore, veri e propri fari per le cause che rappresentano nel nostro territorio e per i ruoli di responsabilità che ricoprono, testimoniando con la loro esperienza il valore di un impegno autentico per il bene comune.
Nadia Gaggioli incarna questo spirito. Vicepresidente Vicaria oggi della Fondazione Salutogenesi, la sua carriera è profondamente intrecciata con il vissuto personale: affetta da oltre quarant’anni dalla Malattia di Menière, Nadia ha trasformato la sua esperienza di malattia in una missione di supporto e sensibilizzazione per gli altri, diventando un punto di riferimento per la comunità dei pazienti e per chi lavora nel campo dell’arte-terapia.
Nadia è fondatrice e promotrice del Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto Menière (GAMAM), un progetto pionieristico che unisce sostegno psicologico e confronto tra pari per chi convive con questa patologia. Il suo impegno si estende anche attraverso la conduzione di laboratori di pittura salutogenetica, che uniscono l’espressione artistica al benessere psicofisico, diventando strumento di inclusione e risorsa terapeutica per persone con disabilità e fragilità.
Per il suo eccezionale contributo sociale e culturale, Nadia ha ricevuto nel 2023 il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), la più alta onorificenza italiana per meriti acquisiti verso la Repubblica.
Inoltre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, il 7 aprile 2025, Nadia Gaggioli, in qualità di Vicepresidente Vicario della Fondazione per la Salutogenesi ETS, è stata accolta presso il Palazzo del Quirinale a Roma, dove ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Ministro della Salute Orazio Schillaci la prestigiosa Medaglia d’Argento al Merito della Sanità Pubblica. Un’onorificenza che premia chi, con impegno e spirito di servizio, ha contribuito in maniera significativa al miglioramento della salute pubblica in Italia.
La motivazione ufficiale sottolinea il valore dell’intensa attività di volontariato svolta a sostegno delle persone affette dalla Malattia di Menière. Colpita personalmente da questa sindrome cronica e invalidante, Nadia ha trasformato la sua esperienza di sofferenza in un motore di cambiamento e vicinanza concreta verso gli altri. Nel 1998, ha fondato la prima associazione italiana dedicata ai pazienti con Malattia di Menière, creando un punto di riferimento fondamentale per chi vive questa complessa condizione. Parallelamente, ha dato vita a un gruppo di auto-mutuo aiuto presso la Fondazione per la Salutogenesi, offrendo uno spazio di ascolto, condivisione e supporto psico-emotivo.
“Voci del Terzo Settore” è uno spazio di ascolto e di connessione, dove le storie personali diventano patrimonio collettivo, ispirando nuove azioni e nuove consapevolezze per costruire insieme una società più inclusiva, consapevole e solidale.
Intervista a Nadia Gaggioli – Primo episodio della serie “Voci del Terzo Settore”
Nadia Gaggioli è la protagonista del primo episodio della serie di interviste “Voci del Terzo Settore”, un ciclo di approfondimenti condotto da Julia Hoffmann per Radio Transatlantico. Questa serie vuole dare voce a figure di spicco del mondo del Terzo Settore, veri e propri fari per le cause che rappresentano nel nostro territorio e per i ruoli di responsabilità che ricoprono, testimoniando con la loro esperienza il valore di un impegno autentico per il bene comune.
Nadia Gaggioli incarna questo spirito. Vicepresidente Vicaria oggi della Fondazione Salutogenesi, la sua carriera è profondamente intrecciata con il vissuto personale: affetta da oltre quarant’anni dalla Malattia di Menière, Nadia ha trasformato la sua esperienza di malattia in una missione di supporto e sensibilizzazione per gli altri, diventando un punto di riferimento per la comunità dei pazienti e per chi lavora nel campo dell’arte-terapia.
Nadia è fondatrice e promotrice del Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto Menière (GAMAM), un progetto pionieristico che unisce sostegno psicologico e confronto tra pari per chi convive con questa patologia. Il suo impegno si estende anche attraverso la conduzione di laboratori di pittura salutogenetica, che uniscono l’espressione artistica al benessere psicofisico, diventando strumento di inclusione e risorsa terapeutica per persone con disabilità e fragilità.
Per il suo eccezionale contributo sociale e culturale, Nadia ha ricevuto nel 2023 il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), la più alta onorificenza italiana per meriti acquisiti verso la Repubblica.
Inoltre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, il 7 aprile 2025, Nadia Gaggioli, in qualità di Vicepresidente Vicario della Fondazione per la Salutogenesi ETS, è stata accolta presso il Palazzo del Quirinale a Roma, dove ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Ministro della Salute Orazio Schillaci la prestigiosa Medaglia d’Argento al Merito della Sanità Pubblica. Un’onorificenza che premia chi, con impegno e spirito di servizio, ha contribuito in maniera significativa al miglioramento della salute pubblica in Italia.
La motivazione ufficiale sottolinea il valore dell’intensa attività di volontariato svolta a sostegno delle persone affette dalla Malattia di Menière. Colpita personalmente da questa sindrome cronica e invalidante, Nadia ha trasformato la sua esperienza di sofferenza in un motore di cambiamento e vicinanza concreta verso gli altri. Nel 1998, ha fondato la prima associazione italiana dedicata ai pazienti con Malattia di Menière, creando un punto di riferimento fondamentale per chi vive questa complessa condizione. Parallelamente, ha dato vita a un gruppo di auto-mutuo aiuto presso la Fondazione per la Salutogenesi, offrendo uno spazio di ascolto, condivisione e supporto psico-emotivo.
“Voci del Terzo Settore” è uno spazio di ascolto e di connessione, dove le storie personali diventano patrimonio collettivo, ispirando nuove azioni e nuove consapevolezze per costruire insieme una società più inclusiva, consapevole e solidale.