La messa in onda dell'ultima stagione di Gomorra mi ha fatto pensare alla serie che, proprio per il perenne confronto con quest'ultima, è passata un po' in sordina: Suburra. Si tratta di due prodotti che trattano diverse facce del fenomeno criminale perché, mentre in Gomorra guardiamo soprattutto alle dinamiche interne dei sodalizi camorristici, in Suburra l'attenzione è sulla cd. mafia buona, quella che fa affari, entra nelle istituzioni e muove le fila dei processi nel silenzio più assoluto, senza spargere sangue. E proprio qui, tra i vari personaggi, spicca quello di Cinaglia, il politico corrotto, la cui condotta - a mio parere - può essere ricondotta, tra gli altri, anche al reato di concorso esterno in associazione mafiosa su cui la giurisprudenza ha avuto un bel po' da fare negli ultimi anni.