- Si tende a pensare alla democrazia – quantomeno in Occidente – come al sistema politico migliore per garantire la pace. Eppure le democrazie sono tutt’altro che scevre da violenza. C’è una contraddizione in termini? Qual è il rapporto tra democrazia e violenza?
- Fino a che punto la violenza è fisiologica in politica? Esiste una violenza politica buona e una cattiva?
- Un esempio di conflitto politico gestito in maniera sana?
- Tendenzialmente siamo abituati al “chi rompe, paga” – chi ricorre alla violenza, dev’essere punito. Anche i politici ne pagano il prezzo quando ricorrono alla violenza?
- Siamo capaci – come cittadini – di riconoscere la violenza in politica?
- Eventi come l’assalto al Campidoglio statunitense (come pure l’uccisione di Charlie Kirk in un campus universitario qualche settimana fa) mostrano tanta violenza pubblica. In che stato sono le nostre democrazie?
Ne parliamo con
Andrea Ruggeri, docente di scienza politica alla Statale di Milano e ricercatore associato ad Oxford, che ha appena curato – insieme a Ursula Daxecker e Neeraj Prasad dell’Università di Amsterdam – un numero speciale del
Journal of Peace Research interamente dedicato alla violenza politica. Podcast a cura di Giulia Riva, giornalista.