Il dibattito sull’educazione sessuale nelle scuole torna al centro dell’attenzione politica con il disegno di legge “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”, presentato dal ministro Giuseppe Valditara. Il provvedimento stabilisce che ogni attività didattica o extracurricolare legata ai temi della sessualità, nelle scuole medie e superiori, richieda il consenso scritto dei genitori, mentre tali attività restano escluse per infanzia e primaria. La proposta riaccende un confronto più ampio sul ruolo educativo della scuola. In un contesto in cui i giovani ricevono informazioni frammentarie o distorte dai social, parlare di sessualità significa affrontare anche consenso, affettività, identità di genere e prevenzione. Ne abbiamo discusso con Francesca Schir, segretaria del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi e presidente dell’Ordine di Bolzano, che sottolinea l’importanza di un’educazione capace di unire conoscenza e consapevolezza emotiva.