La situazione umanitaria in Sudan è «sconvolgente e terrificante» secondo le Nazioni Unite. La guerra in corso da due anni tra l'esercito sudanese e i ribelli delle Rsf continua ad avere come principale vittima la popolazione civile. Il conflitto è tornato sotto i riflettori a fine ottobre, quando i ribelli hanno conquistato la città di El Fasher dopo un assedio durato 18 mesi. Immagini, video e testimonianze hanno documentato molteplici violenze su donne e bambini, ricerche casa per casa, uccisioni di massa.
La guerra in Sudan è iniziata come conflitto interno al Paese, ma presto si è trasformato in qualcosa di più complesso, che coinvolge altri Paesi della regione. Sono tanti gli interessi in gioco: il Sudan è uno stato ricco di materie prime preziose e con un porto strategico nel Mar Rosso.
Ne parliamo a Dentro l'Avvenire con Paolo Lambruschi, inviato di Avvenire, e con Giulia Chiopris, dottoressa di Medici Senza Frontiere che lavora proprio in Sudan.