Francesco Fanelli, statistico, ci svela dal punto di vista probabilistico i meccanismi propri dei giochi d’azzardo che portano chi gioca con costanza inevitabilmente a perdere, nonché le credenze irrazionali a cui i giocatori aderiscono nel tentativo di avere, o di pensare di poter avere, un controllo su una macchina programmata per farli perdere con una percentuale già stabilita. Il gioco antropologicamente è uno strumento utile al miglioramento delle proprie abilità con una importante funzione sociale e non un’attività aleatoria che finisce per irretire e impoverire chi le si avvicina.