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Iniziamo subito con il ricordare che il ruolo che i Carabinieri Reali ricoprirono in prima battuta fu quello di polizia militare al seguito dei reparti inviati sul fronte russo.
Dunque, vediamo qual era la situazione in URSS.
Giorgio Rochat segnala correttamente che la partecipazione
Nel frattempo, due considerazioni di carattere generale sul volume "Carabinieri 1814-1980" che riporta in 3 pagine una sintesi estrema della presenza dei Carabinieri sul Fronte Orientale.
Bene, iniziamo con il dire che dal punto di vista editoriale il volume presenta solo 4 immagini relative a quel teatro operativo: 3 fotografie che ritraggono i Carabinieri sorvegliare la popolazione locale in occasione di qualche attività nelle retrovie: controllo documenti e assistenza e vigilanza durante la distribuzione di generi
La quarta immagine è una rappresentazione pittorica di Vittorio Pisani del gesto del Carabiniere Giuseppe Plado Mosca. Il Carabiniere nisseno Insieme ad un soldato teatino, Mario Iacovitti, saltò su di un cavallo il 22 dicembre 1942 ad Arbusow gridando “Savoia, avanti, avanti” e riuscendo così a trascinare gli altri militari presenti nella sacca, i resti della 52a divisione di Fanteria Torino che erano sottoposti alla pressione nemica.
Le loro grida, il galoppo dei cavalli, la bandiera tricolore sventolata furono l’innesco per una azione tanto disperata quanto fortunata.
Per quanto riguarda invece il XXVI battaglione mobilitato Carabinieri Reali fu inviato nell'ottobre 1942 in Russia e partecipò, in qualità di unità combattente, a tutte le fasi delle battaglie di arretramento che videro la costante avanzata dei russi.
Buon ascolto!
Per approfondire:
ma anche il blog di Piervittorio Buffa sulle vicende del XXVI Battaglione Carabinieri Reali.
By Flavio Carbone5
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Iniziamo subito con il ricordare che il ruolo che i Carabinieri Reali ricoprirono in prima battuta fu quello di polizia militare al seguito dei reparti inviati sul fronte russo.
Dunque, vediamo qual era la situazione in URSS.
Giorgio Rochat segnala correttamente che la partecipazione
Nel frattempo, due considerazioni di carattere generale sul volume "Carabinieri 1814-1980" che riporta in 3 pagine una sintesi estrema della presenza dei Carabinieri sul Fronte Orientale.
Bene, iniziamo con il dire che dal punto di vista editoriale il volume presenta solo 4 immagini relative a quel teatro operativo: 3 fotografie che ritraggono i Carabinieri sorvegliare la popolazione locale in occasione di qualche attività nelle retrovie: controllo documenti e assistenza e vigilanza durante la distribuzione di generi
La quarta immagine è una rappresentazione pittorica di Vittorio Pisani del gesto del Carabiniere Giuseppe Plado Mosca. Il Carabiniere nisseno Insieme ad un soldato teatino, Mario Iacovitti, saltò su di un cavallo il 22 dicembre 1942 ad Arbusow gridando “Savoia, avanti, avanti” e riuscendo così a trascinare gli altri militari presenti nella sacca, i resti della 52a divisione di Fanteria Torino che erano sottoposti alla pressione nemica.
Le loro grida, il galoppo dei cavalli, la bandiera tricolore sventolata furono l’innesco per una azione tanto disperata quanto fortunata.
Per quanto riguarda invece il XXVI battaglione mobilitato Carabinieri Reali fu inviato nell'ottobre 1942 in Russia e partecipò, in qualità di unità combattente, a tutte le fasi delle battaglie di arretramento che videro la costante avanzata dei russi.
Buon ascolto!
Per approfondire:
ma anche il blog di Piervittorio Buffa sulle vicende del XXVI Battaglione Carabinieri Reali.