In questo episodio raccontiamo l’evoluzione che, tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, ha rivoluzionato per sempre la chitarra elettrica.
Dal genio folle di Eddie Van Halen, che crea la leggendaria Frankenstrat, al perfezionamento del tremolo grazie a Floyd Rose, fino ai primi passi di Paul Reed Smith, determinato a costruire lo strumento definitivo fondendo tradizione e innovazione.

Chiudiamo con l’arrivo di Steve Vai e della sua iconica Ibanez JEM, simbolo di un decennio ricco di tecnica, colori ed eccessi.
Un viaggio breve ma intenso tra idee visionarie, invenzioni decisive e chitarre che hanno segnato un’era.

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1964. Leo Fender, stanco e malato, decide di vendere il suo impero alla CBS. È l’inizio della fine dell’età d’oro delle chitarre americane. 
Mentre la qualità di Fender e Gibson comincia a cedere di fronte alle logiche di profitto, dall’altra parte del mondo un nuovo protagonista si prepara a cambiare le regole: il Giappone. 

In questo episodio scopriamo come Ibanez nasce dalle librerie Hoshino, come conquista l’America copiando e poi superando i giganti occidentali, e come la celebre Lawsuit Era trasforma per sempre l’industria della chitarra elettrica. 
Tra pick-up rivoluzionari, repliche perfette e imprenditori visionari come Larry DiMarzio e Wayne Charvel, il mito della chitarra entra in una nuova, esplosiva stagione.

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Dai bunker della Seconda guerra mondiale ai palchi della British Invasion, nasce un suono destinato a cambiare la storia.
Dick Denney e Tom Jennings danno vita ai leggendari amplificatori Vox, mentre Jim Marshall, in una piccola bottega londinese, costruisce la potenza che incendierà il rock.
Con una Gibson Les Paul e un Marshall JTM45, Eric Clapton ridisegna il blues e apre la strada a una nuova era sonora.

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In questo episodio vi racconto il viaggio che portò la chitarra elettrica a conquistare il mondo. Dai suoni pionieristici di Duane Eddy e Dick Dale, alla classe di Chet Atkins e al “twang” che fece vibrare un’intera generazione, fino all’arrivo dei Beatles e a quel 9 febbraio 1964 in cui l’Ed Sullivan Show sancì l’inizio della British Invasion.

Tra innovazioni tecniche, marchi leggendari come Gretsch, Rickenbacker e Fender, e la forza di un nuovo linguaggio giovanile, la chitarra elettrica completa la sua metamorfosi: da strumento di nicchia a simbolo universale di libertà e identità.

🎶 La rivoluzione è iniziata. E non si fermerà più.

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Negli anni ’50 la chitarra elettrica conquista la scena: da Rumble di Link Wray a Johnny B. Goode di Chuck Berry, nasce un nuovo linguaggio musicale. In questo episodio raccontiamo la nascita della Fender Jazzmaster e della Gibson SG, due strumenti iconici nati per il jazz ma adottati da rock, surf e oltre. Il duello fra Leo Fender e Ted McCarty è arrivato alle battute finali...

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Il 1958 inaugura un trienno incredibile per la produzione Gibson. Il vulcanico Ted McCarty è una fucina di idee: nuovi pick up, nuovi modelli di chitarra ed un nuovo look per la Les Paul!

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Nel 1954, mentre il mondo guardava verso le stelle sognando la conquista dello spazio, Leo Fender e il suo team inseguivano un’altra frontiera: creare la chitarra elettrica perfetta. In questo episodio vi racconto la corsa visionaria che portò alla nascita della Stratocaster, tra intuizioni geniali, esigenze dei musicisti e rivoluzioni di design. Un viaggio nella mente dei pionieri che cambiarono per sempre il volto della musica.

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Nel 1952, in un resort nella Delaware Water Gap in Pennsylvania, venne firmato un contratto di collaborazione di 5 anni fra Gibson e Les Paul. La prima pietra sul più importante progetto di chitarra signature model della storia era stata poggiata...

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1949. Leo Fender, riparando una chitarra, si rese conto di come avrebbe potuto renderla più suonabile e più performante in termini di volume e timbro...

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Nel 1938 aprì a Fullerton il Fender Radio Service, un negozio che vendeva e riparava radio. Fu una delle tante, geniali intuizioni di Leo. La radio era la fonte di intrattenimento per eccellenza e per via delle ristrettezze economiche alle quali ogni americano doveva far fronte, era l’unica cosa che potesse garantire un po’
di svago senza dover sborsare denaro...

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