Strappati alle loro famiglie che non hanno mai acconsentito a darli in adozione dall’altra parte del mondo, questi bambini molte volte in Italia sono arrivati in nuclei familiari problematici in cui hanno subito diversi abusi. Nessun controllo veniva fatto sull’ambiente familiare né al momento dell’arrivo né successivamente. Le loro famiglie li hanno cercati per più di 40 anni, senza successo.

Da alcuni anni le madri a cui sono stati rubati i figli si sono riunite in un’associazione per chiedere giustizia. Nonostante le inchieste portate avanti dai media e dalla magistratura cilena però questo caso è ancora un tabù nel Paese. E in Italia? Chi sono le religiose che hanno portato avanti questo traffico?

Ben 500 bambini sono stati rubati in Cile a famiglie che non li hanno mai voluti abbandonare per essere portati in Sardegna, dove sono stati adottati illegalmente. A gestire il traffico un gruppo di suore sarde che aveva varie sedi nel Paese latinoamericano.

Dal 1950 oltre 20mila bambini sono stati rapiti in Cile e dati illegalmente in adozione a migliaia di famiglie in tutto il mondo. Ai genitori, spesso poveri, i figli venivano portati via da un giorno all’altro dalle forze dell’ordine, da religiosi o da assistenti sociali a cui i genitori li affidavano per un periodo di tempo limitato. A molte madri, veniva detto che i loro bambini erano nati morti.

Dal 1950, con un picco durante la dittatura militare di Augusto Pinochet, oltre 20mila bambinisono stati strappati ai loro genitori e dati illegalmente in adozione a famiglie deiPaesi più ricchi del mondo. Cresciuti senza avere idea che i genitori li stessero cercando, la maggior parte di questi bambini ha vissuto senza conoscere le proprie origini. Ma negli ultimi anni un gruppo di madri si è riunito per cercare i figli scomparsi. Da allora è emerso un vero e proprio traffico di bambini che ha coinvolto enti religiosi, funzionari dello stato cileno, assistenti sociali e militari. I Paesi in cui la maggior parte dei bambini è stata adottata illegalmente sono Italia, Svezia, Spagna e Olanda. Ben 500 di questi bambini sono stati adottati illegalmente in Sardegna, portati in Italia da ungruppo di suore. Chi sono questi bambini? E le loro vere famiglie che li cercano dall’altra parte dell’Oceano? Siamo andate a cercarli e in questi mesi abbiamo parlato con loro e le loro famiglie.

Figli del Silenzio è un podcast di Irpimedia
Scritto da Elena Basso e Giulia de Luca
Edito da Giulio Rubino
Prodotto, montato e sonorizzato da Riccardo Cocozza
Con le voci di Amelie Tapella, Costanza Spocci, Stefano Starna, Massimo De Luca, Luca Raineri, Anna Maria Tulli, Paolo Rossini, Enea Bellanti, Noemi Snell, Marzia Coronati, Silvia Albini
Illustrazioni di Claudio Capellini
Musiche di Riccardo Cocozza

Dal 1950, con un picco durante la dittatura militare di Augusto Pinochet, oltre 20mila bambinisono stati strappati ai loro genitori e dati illegalmente in adozione a famiglie deiPaesi più ricchi del mondo. Cresciuti senza avere idea che i genitori li stessero cercando, la maggior parte di questi bambini ha vissuto senza conoscere le proprie origini. Ma negli ultimi anni un gruppo di madri si è riunito per cercare i figli scomparsi. Da allora è emerso un vero e proprio traffico di bambini che ha coinvolto enti religiosi, funzionari dello stato cileno, assistenti sociali e militari. I Paesi in cui la maggior parte dei bambini è stata adottata illegalmente sono Italia, Svezia, Spagna e Olanda. Ben 500 di questi bambini sono stati adottati illegalmente in Sardegna, portati in Italia da un gruppo di suore. Chi sono questi bambini? E le loro vere famiglie che li cercano dall’altra parte dell’Oceano? Siamo andate a cercarli e in questi mesi abbiamo parlato con loro e le loro famiglie.

Figli del Silenzio è un podcast di Irpimedia
Scritto da Elena Basso e Giulia de Luca
Edito da Giulio Rubino
Prodotto, montato e sonorizzato da Riccardo Cocozza
Con le voci di Amelie Tapella, Costanza Spocci, Stefano Starna, Massimo De Luca, Luca Raineri, Anna Maria Tulli, Paolo Rossini, Enea Bellanti, Noemi Snell, Marzia Coronati, Silvia Albini
Illustrazioni di Claudio Capellini
Musiche di Riccardo Cocozza