vedi libro: https://www.libri.it/giacinto
Giulietta festeggia il suo compleanno con tanti amici e una montagna di regali: un burattino di nome Pincopallino, una piantina con un bel fiore rosso, persino una tartaruga vera… e poi c’è un regalo misterioso e speciale: si tratta di Giacinto, un esserino buffo e birichino, pronto per diventare il perfetto compagno di avventure! Da dove arriva? Giulietta non lo sa, ma dopo aver spento le candeline insieme a lui inizia a portarlo con sé ovunque, anche all’Asilo (un posto molto importante!), dove i suoi compagni gli regalano dolcetti e caramelle. I due diventano inseparabili e insieme ne combinano di tutti i colori… finché un bel giorno nasce Santiaguito, il fratellino di Giulietta. Tutta la famiglia è in fibrillazione e corre senza tregua su e giù per la casa, e anche Giulietta non ha più occhi che per lui. Nessuno dà da mangiare alla tartaruga, nessuno annaffia il fiore rosso, e anche Giacinto si sente messo da parte… e per la gelosia si riempie di macchioline. Decide così di fare fagotto e andarsene da quella casa in cui nessuno si cura più di lui, ma non prima di essersi intrufolato nella culla di Santiaguito per rubargli il ciuccio, gettando il neonato nella più profonda disperazione e l’intera famiglia nel panico. Allarmati, i genitori chiamano il dottor Nicolini, che dopo aver visitato accuratamente Santiaguito proclama la sua diagnosi: il bambino vuole il suo ciuccio! Mentre Giulietta, il papà, la mamma, la nonna e persino la tartaruga si precipitano in farmacia per comprare ciucci in quantità, Giacinto approfitta dell’improvvisa quiete per restituire il maltolto… e scoprire che questo pupo non è poi così male!
Questo racconto dell’amatissima scrittrice argentina Graciela Beatriz Cabal sbarca finalmente in Italia accompagnato dalle vivaci immagini di Giulia Pintus, giovane illustratrice freelance che ha debuttato con la tenera e malinconica storia di Attilio (#logosedizioni, 2017). Il tratto morbido, le tinte pastello e lo stile spiritoso dei disegni di Giulia regalano ai personaggi un’aria buffa che si sposa perfettamente con la scanzonata ironia del testo.
Quando sua figlia Giulietta era bambina, Graciela Cabal iniziò a raccontarle le avventure di Giacinto: è nato così questo tenero combinaguai destinato ad accompagnare Giulietta per tutta l’infanzia e oltre… e a divertire generazioni di piccoli lettori di tutto il mondo! Pubblicato per la prima volta nel 1977, Giacinto è il primo racconto per bambini di Graciela Cabal, seguito da più di sessanta libri per ragazzi e qualcun altro per adulti, tutti finora inediti in Italia.
Graciela Beatriz Cabal nacque nel 1939 a Buenos Aires, dove fu studentessa di Jorge Luís Borges e si laureò in Lettere. Insegnante, scrittrice, giornalista, fu autrice di libri, spettacoli per burattini e sceneggiature televisive. Lettrice accanita, dedicò buona parte della sua vita alla promozione della lettura. Dal 1993 al 1995 è stata presidentessa di ALIJA, l’Asociación de Literatura Infantil y Juvenil de la Argentina. In questa veste, coordinò numerosi laboratori e progetti a livello locale e nazionale, lavorando con maestri e bibliotecari e viaggiando per tutta l’America Latina per leggere i suoi libri e regalarli alle biblioteche. Durante la sua gestione, furono aperte ben 40 biblioteche, molte delle quali portano perciò il suo nome. Nel 2004, poco dopo la sua morte, fu insignita del Premio Konex – Diploma al Mérito en la disciplina Literatura Infantil. Femminista e anticonformista, si adoperò tutta la vita per la difesa dei diritti delle donne e dei bambini, e girò il mondo per conferenze, letture e laboratori, trattando temi come i mezzi di comunicazione, il sessismo e l’immagine della donna, il profilo del lettore e il compito dei mediatori.
Mirta Cimmino