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Sono le ore venti del 14 giugno 1837 quando Giacomo Leopardi, stroncato dalla malattia, esala l'ultimo respiro in casa dell' amico Antonio Ranieri in una Napoli flagellata dal colera. Poco prima, nel pomeriggio, il poeta ha ricevuto la visita di un ammiratore, lo storico tedesco Heinrich Wilhelm Schulz. Da costui apprendiamo che - come riferisce la ricercatrice Carla Glori - le ultime parole scritte in punto di morte da Leopardi furono proprio gli ultimi sei versi de "Il tramonto della luna" il componimento qui rievocato per la voce di Carlo Colognese e che per la restante e massima parte era già stato redatto l'anno prima.
Il tramonto della luna
Quale in notte solinga,
Tal si dilegua, e tale
Troppo felice e lieta
Voi, collinette e piagge,
By Sono le ore venti del 14 giugno 1837 quando Giacomo Leopardi, stroncato dalla malattia, esala l'ultimo respiro in casa dell' amico Antonio Ranieri in una Napoli flagellata dal colera. Poco prima, nel pomeriggio, il poeta ha ricevuto la visita di un ammiratore, lo storico tedesco Heinrich Wilhelm Schulz. Da costui apprendiamo che - come riferisce la ricercatrice Carla Glori - le ultime parole scritte in punto di morte da Leopardi furono proprio gli ultimi sei versi de "Il tramonto della luna" il componimento qui rievocato per la voce di Carlo Colognese e che per la restante e massima parte era già stato redatto l'anno prima.
Il tramonto della luna
Quale in notte solinga,
Tal si dilegua, e tale
Troppo felice e lieta
Voi, collinette e piagge,