Il 26 luglio del 1997 Olga Granà viene uccisa per strada a colpi d’ascia dall’ex marito. Da quel momento la vita di Giuseppe Delmonte, rimasto orfano di femminicidio, assume un significato diverso. Con il tempo il suo lutto si trasforma in impegno civile: attraverso incontri pubblici e iniziative sociali diventa voce di chi non c’è più. Oggi il racconto di Giuseppe è memoria viva e speranza contro ogni forma di violenza nel ricordo della mamma Olga affinché nessuno debba più avere una vita privata dai sogni.