Il naso storto come quello di un pugile, lo sguardo da duro: Jochen Rindt non era solo un pilota, ma uno dei cavalieri della Formula 1 di un’epoca in cui la pista spesso vestiva i panni della signora con la falce. Il ricordo del campione austriaco e di quel maledetto pomeriggio a Monza nel 1970 attraverso il tributo del prof. Paolo Marcacci.