Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 20 novembre 2025.
In apertura ancora una volta la partita tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv. Nelle polemiche sul contestato match con la squadra israeliana intervengono anche i docenti, che criticano la scelta di chiudere anticipatamente le scuole a ridosso del PalaDozza. "Il diritto allo studio viene sacrificato per una partita di pallacanestro", commentano in un comunicato. Elisabetta Cappucci, insegnante di Docenti per la Palestina. (AUDIO)
Sul tema è tornato anche il sindaco Lepore. Il Comune di Bologna non ha nessuna intenzione di sborsare i 200.000 euro richiesti per la gestione dell'ordine pubblico durante Virtus-Maccabi di Eurolega al Paladozza. "Facciamo finta che queste richieste non siano mai giunte al Comune perché direi che è giusto che il ministero paghi gli stipendi e le Forze dell'ordine", dice il primo cittadino. "Lo stesso ministero - informa il sindaco - pagherà le transenne necessarie, mentre il Comune garantirà la protezione dei vicini cantieri del tram". Lepore ribadisce anche che non sarebbe stato possibile per lui vietare una partita con sua ordinanza. "La prassi vuole che le istituzioni decidono assieme che insieme gestiscono queste situazioni. Noi abbiamo già svolto due comitati per l'ordine pubblico, il primo- ricorda il primo cittadino - di una decina di giorni fa che aveva assunto l'orientamento di individuare un'alternativa di data o di luogo". Poi "come sappiamo il ministro Piantedosi, che non fa parte del comitato per l'ordine pubblico, intervenendo in un'intervista ha detto che secondo lui la partita andava fatta". Quindi "è evidente che poi il prefetto e questore hanno cambiato orientamento". In questa situazione, conclude il sindaco Pd, "chiaramente il sindaco non può assumere un'ordinanza difforme da da questa impostazione".
Spostiamoci a Ravenna. I gruppi di maggioranza del Consiglio comunale di Ravenna esprimono forte contrarietà rispetto alla manifestazione annunciata dal “Comitato Remigrazione e Riconquista”, movimento riconducibile all’ultradestra. Il corteo è previsto per sabato nel primo pomeriggio, nella zona della stazione, "lo stesso giorno in cui Ravenna ospita contemporaneamente la partita del Ravenna Calcio, e nelle immediate vicinanze del corteo un convegno internazionale al Teatro Alighieri e l’open day del liceo classico", spiegano i gruppi del centrosinistra. "Sarebbe – dicono gli esponenti della maggioranza - una mobilitazione costruita su slogan che alimentano tensione e diffondono una rappresentazione distorta della città; un evento che rischia di generare turbative dell’ordine pubblico in un contesto urbano già caratterizzato da eventi che richiamano centinaia di persone, famiglie, studenti e visitatori".
Passiamo alla violenza di genere. Presidio di Non Una di Meno, questa mattina, davanti al tribunale di Bologna, dove si svolgeva un'udienza del processo a carico di Giampiero Gualandi, l'ex comandante della polizia locale di Anzola accusato del femminicidio di Sofia Stefani, la vigilessa con cui aveva una relazione extraconiugale. Le attiviste transfemministe rigettano la vittimizzazione secondaria cui è stata sottoposta Sofia. Le parole di Teresa di Non Una di Meno Bologna. (AUDIO)
Ora la povertà. Il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha comunicato con toni trionfalistici che la polizia locale della città estense ha comminato otto Daspo, il dispositivo di allontanamento, ad altrettante persone povere che avevano costruito giacigli di fortuna in centro. Piazza Grande, la cooperativa di Bologna che da trent'anni segue le persone senza dimora, definisce l'atto "spietato e miope". Le parole della presidente, Ilaria Avoni. (AUDIO)
Passiamo al tema del carcere. I due minori italiani evasi dal carcere minorile Pratello sono stati rintracciati e riportati in cella nella serata del 19 novembre. L’evasione, come ha confermato Domenico Maldarizzi della Uil Pa polizia penitenziaria, è durata solo alcune ore. I ragazzi, detenuti per reati contro la persona, sono riusciti ad allontanarsi nel pomeriggio, durante l’ora d’aria dal campo sportivo dell’istituto. Questo episodio riaccende l’attenzione sulle condizioni e sulle criticità strutturali e organizzative del carcere minorile del Pratello, come denunciato da mesi dai sindacati.
Ora il lavoro. Le lavoratrici della società Job Parma, che operano all'interno dello stabilimento Sonoco a Parma, hanno preso parte a uno sciopero con presidio davanti ai cancelli dell'azienda, nelle primissime ore della mattinata. La protesta delle lavoratrici è stata proclamata dal sindacato Si Cobas. La vicenda di Sonoco, un'azienda che si occupa di imballaggi metallici, si intreccia in modo indiretto con quella della società Industrie Compensati Colorno di San Polo Torrile, la cui vicenda era arrivata a un primo esito positivo, dopo tre incontri in Prefettura. L'accordo sottoscritto prevede infatti il pagamento degli stipendi arretrati per i sessanta lavoratori coinvolti. Dopo la decisione di Icc di cambiare appalto la società Job Parma - che non opera più all'interno di Icc - avrebbe deciso di impiegare diverse lavoratrici in questo stabilimento. Secondo il sindacato Si Cobas ci sarebbero però diversi problemi, sul pagamento delle retribuzioni di settembre e ottobre.
Apriamo la pagina culturale. Si intitola "Radio Solaire" il documentario di Federico Bacci e Francesco Eppesteingher che verrà proiettato questa sera alle 21.00 al Cinema Galliera. Già presentato all'ultima edizione del Biografilm Festival, il documentario ricostruisce la storia di Giorgio Lolli, il tecnico bolognese che installò 500 emittenti radiofoniche in Africa. Le parole di Eppestaigher. (AUDIO)
Ancora il cinema. Continua la rassegna per celebrare i 20 anni della casa cinematrografica indipendente Mammut Film. Questa sera alle 21.00, a Filla in Montagnola, la proiezione di "God save the green" di Michele Mellara e Alessandro Rossi, alle presenza dei registi, dell'entomologo Gianumberto Accinelli e di Giorgia Boldrini, direttrice del settore cultura e del settore Musei Civici di Bologna. La scheda di Rossi. (AUDIO)