Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 22 dicembre 2025.
In apertura la politica. Un boom di tesseramenti ai Verdi di Bologna all’ultimo minuto mette in allarme i vertici locali del partito, già in dissenso con la linea nazionale in merito alle alleanze per le prossime elezioni comunali in città. In particolare, i “ribelli” bolognesi avevano annunciato che non si sarebbero candidati insieme a Pd e Coalizione Civica, una posizione non gradita al leader nazionale Angelo Bonelli. L’aumento anomalo dei tesserati al partito fa temere un’operazione di cammellaggio a livello nazionale. Pierpaolo Lanzarini del direttivo dei Verdi di Bologna. (AUDIO)
Ora la violenza di genere. La Casa delle Donne di Ravenna interviene sulla vicenda che coinvolge il sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, indagato per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie, e chiede le sue dimissioni. In una nota l’associazione esprime preoccupazione per l’indagine, definendo gravi le contestazioni, soprattutto alla luce del ruolo istituzionale ricoperto dal primo cittadino. Pur ribadendo il diritto alla difesa e la presunzione di innocenza, la Casa delle Donne sottolinea che la sola esistenza di una gravità indiziaria in casi di violenza domestica richiede una risposta politica chiara. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha definito la vicenda “molto dolorosa”, sottolineando la necessità di tenere distinti il piano giudiziario da quello politico e personale.
Restiamo in tema. Dopo i casi segnalati nei licei di Roma, anche a Modena è comparsa una “lista degli stupri”, scritta nei bagni dell’istituto tecnico Fermi. Un episodio definito gravissimo dalla Flc-Cgil, che sottolinea come non sia chiaro se si tratti di emulazione o di una reale minaccia. Secondo il sindacato, quanto accaduto dimostra l’urgenza di rafforzare l’educazione affettiva e alle relazioni sane nelle scuole e riaccende le critiche al disegno di legge Valditara. La Flc-Cgil contesta in particolare i limiti alla progettualità sessuo-affettiva, sostenendo che vincolarla al consenso delle famiglie o escluderla dai primi cicli scolastici rischi di alimentare situazioni di questo tipo. Da qui l’appello a rendere l’educazione sessuo-affettiva obbligatoria per tutte e tutti, ribadendo il ruolo centrale della scuola su questi temi.
Ora il post-alluvione. Sull’inchiesta per l’alluvione di Traversara di Bagnacavallo interviene Rifondazione comunista, che chiede di chiarire anche le responsabilità politiche. Secondo il partito, i dodici indagati dalla Procura di Ravenna sono tutti tecnici di vari enti, ma resta aperta la questione delle scelte politiche legate alla gestione del territorio. Rifondazione ricorda che i fondi destinati all’argine di Traversara sarebbero stati dirottati nel 2023 su un altro intervento a Parma e sottolinea come documenti e piani di emergenza avessero già segnalato il rischio di crollo degli argini. Da qui la domanda su perché, nonostante le segnalazioni, non si sia intervenuti con priorità. Il partito conclude denunciando una grave responsabilità politica e una classe dirigente ritenuta inadeguata nella prevenzione del dissesto idrogeologico.
Passiamo all'agricoltura. Appello dell'Emilia-Romagna sulla nuova Politica agricola comune europea che, tra centralizzazione delle politiche e calo dei fondi, tanto ha fatto arrabbiare gli agricoltori in questa fase. Il presidente della Regione Michele de Pascale e l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi, ne parlano oggi rendicontando i numeri degli ultimi bandi regionali agricoli. Bandi che, avvisa la giunta di viale Aldo Moro, se non si cambia la linea europea attuale potrebbero un giorno sfumare. "Tutti i presidenti di Regione, all'unanimità, hanno detto all'incontro recente a Roma col commissario Raffaele Fitto- spiega de Pascale- che questa proposta di programmazione di coesione e agricola europea è sbagliata. L'invito che facciamo al Governo italiano e ai parlamentari europei italiani è di dire con chiarezza che non voteranno, in Consiglio europeo e in aula, questa proposta di Politica agricola comune europea, in modo da fermarla». Le parole di De Pascale. (AUDIO)
Ora la salute. In Emilia-Romagna l’uso di fentanyl è al momento molto limitato, ma la Regione decide di muoversi in anticipo. La Giunta ha approvato un piano strategico per prevenire un’eventuale diffusione dell’oppioide sintetico, già in crescita nei mercati illegali europei. I dati più recenti indicano una situazione sotto controllo: su oltre dodicimila screening effettuati tra ottobre 2024 e gennaio 2025, solo sedici sono risultati positivi. Si tratta soprattutto di uomini, con un’età media di 45 anni e precedenti consumi di altre sostanze. Il piano prevede il coinvolgimento coordinato di servizi per le dipendenze, unità di strada, emergenza-urgenza, laboratori, farmacie e istituti penitenziari. L’assessore alla Salute Massimo Fabi sottolinea l’importanza di essere pronti a intercettare subito eventuali segnali di allarme, ricordando gli effetti devastanti del fentanyl osservati in altri Paesi.
Ferrara per la Palestina è tornata in piazza domenica per una manifestazione a sostegno della popolazione palestinese. Gli organizzatori hanno denunciato quella che definiscono una situazione umanitaria drammatica nella Striscia di Gaza, accusando Israele di impedire l’ingresso degli aiuti e di usare fame e freddo come strumenti di guerra. Secondo i promotori della mobilitazione, centinaia di migliaia di persone sarebbero esposte a gravi rischi, tra carenze di cibo, medicinali e ripari, mentre continuano i bombardamenti e restano diffuse bombe inesplose. Nel corso del presidio è stata anche criticata la posizione dello Stato italiano, accusato di sostenere Israele. La manifestazione si è conclusa con la lettura simbolica dei nomi dei bambini uccisi nel conflitto e con l’annuncio di nuove iniziative di protesta.
Voltiamo pagina. Il Comune di Riccione avvia l’iter per l’acquisizione di Villa Mussolini, storica residenza sul lungomare che fu dimora della famiglia di Benito Mussolini. La giunta ha autorizzato la presentazione dell’offerta per l’acquisto dell’immobile di viale Milano, con l’obiettivo di garantirne la proprietà pubblica e confermarne la vocazione culturale. Dopo anni di gestione in comodato, l’amministrazione comunale punta a rendere la villa un patrimonio definitivo della città, destinato alle attività culturali e alla comunità. L’apertura delle buste è prevista per la fine di gennaio.