Chelsea e Aston Villa hanno deciso di vendere le loro squadre femminili per coprire i buchi di bilancio creati dalla cattiva gestione delle formazioni maschili. Due pessimi esempi di come viene ancora considerato un movimento che, pur tra le difficoltà, sta crescendo in molti paesi europei e in Italia.
Francesco Caremani, giornalista freelance e direttore del sito The Sport Light, ci ha accompagnato in questa panoramica.