Arrivata all'aeroporto di Pyongyang, Carla deve dire addio al suo cellulare. Ne comprerà uno nuovo e avrà una nuova scheda: il suo numero, come tutti quelli della Corea del Nord, inizierà con le cifre 1912, l'anno zero dell'epoca Juche. Con lei, verso l'appartamento che ha affittato nell'ex compound bulgaro delle Nazioni Unite, c'è il coreano personale che il governo le ha assegnato: si chiama Kim e ha una camicia di veletta nera.