Il fascismo del Colonnello dei Carabinieri e del vice Questore è provato. L'Avanti! dell'11 settembre in una corrispondenza da Macerata ha riportato le due eloquentissime frasi pronunciate dal tenente colonnello dei carabinieri Bartoli e dal vice Questore Menna, la sera di domenica 4 settembre a due dei nostri amici che ad essi si erano rivolti lamentando le provocazioni di alcuni fascisti. Queste due frasi: la prima del colonnello <, secondo noi non hanno bisogno di essere illustrate, ne commentate. Da se stesse confessano quanto da tempo tutta la cittadinanza aveva notato, che cioè i due uomini preposti all'ordine pubblico fossero sfacciatamente dei fascisti. Gli unici anzi fascisti pericolosi di Macerata. Le autorità della locale prefettura non sono riuscite a smentirlo perchè ànno soltanto cercato di scusare detti funzionari facendo notare che nella «eccitazione del momento potevano essere state dette delle cose che andavano al di là, degli intimi sentimenti di quei funzionari i cui comportamenti erano e restano informati alla più profonda equanimità per tutti i partiti»>. Ora a quel che sappiamo noi, è inconcepibile che siano eccitati un colonnello dei carabinieri e un questore che in una sera di festa, mentre suona la musica, passeggiano per le vie della città a godersi la festa come tutti gli altri cittadini. La tentata difesa è più cretina di quanto si possa immaginare. Attenuanti non ce ne sono, non ce ne possono essere per questi due signori che devono essere senza più nessun indugio allontanati da Macerata, se si vuole che la tranquillità e la pace non vengano turbate nella nostra laboriosa provincia. 
(La Provincia maceratese, 25 settembre).