La sua storia ha inizio il 29 marzo del 2001. Dopo essere uscita dalla sua abitazione a Tragliatella, una frazione di Roma, nella zona di Bracciano, la donna salì a bordo della sua Fiat Punto. Quel giorno mise la carne a scongelare, come se dovesse fare ritorno ma di lei, da quel momento, si persero le tracce. Solo più tardi il marito, chiamando in ospedale, apprese che Maria Teresa era di riposo. E' proprio qui, alla stazione di Anguillara che fu ritrovata la sua macchina.
Il caso finì per essere archiviato per l’assenza di elementi utili a condurre le indagini ma solo nel 2009, otto anni dopo, subì una svolta inaspettata che portò alla sua soluzione. Il suo cadavere fu rinvenuto a casa di un suo ex collega e a quanto pare strozzino, il sessantaquattrenne romano Angelo Stazzi, già coinvolta in una serie di omicidi simili.
Per il delitto della collega, Stazzi fu condannato a 24 anni di carcere; nel marzo 2014 giunse anche la condanna da parte della Corte di Cassazione di Roma che condannò l’uomo all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso sette anziani ricoverati in una casa di riposo alle porte della Capitale, in seguito alla somministrazione massiccia di insulina in soggetti non diabetici e, in due casi specifici, di psicofarmaci.