Sono passati quasi trent'anni da quando Marisa Gentile ha visto per l'ultima volta gli occhi di suo marito, Davide Cervia, rapito qui, fuori dalla loro casa di Colle dei Marmi, il 12 settembre 1990.
L'inchiesta per la scomparsa dell'Ex sottufficiale della Marina fu una vera agonia, lenta e atroce, un mistero di Stato, che ancora oggi non trova soluzione e resta una ferita aperta per tutta la nazione.
L'inchiesta penale fu archiviata tra il 1999 e il 2000 perché erano ancora ignoti gli autori del sequestro di persona ma la battaglia per la verità è andata avanti al Tribunale civile, con i giudici di Roma che recentemente hanno condannato il ministero della Difesa per aver violato il diritto alla verità da parte dei Cervia.
Il ministro si era fatto promotore della richiesta di istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sulla scomparsa di Cervia: un impegno che si è assunto anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, cui oggi, a distanza di anni dalla misteriosa scomparsa, spetta sollecitare le Camere al fine di "regalare" a Marisa, e i loro figli, la verità che cercano da tempo.