Il primo Maggio. Malgrado lo sfoggio di forza pubblica, la giornata del 1° Maggio è passata, come sempre calmissima anche a Macerata. Nel pomeriggio un centinaio di socialisti, tra i quali alcuni rappresentanti di Pollenza e di Tolentino si riunirono nell'osteria di Sforzacoste, dove era pronta una carciofolata. Inutile dire che la riunione fu oltremodo allegra e fraterna e che l'intervento di alcuni carabinieri a cavallo, comandati dal tenente, i quali avevano preso le posizioni sulle colline circonvicine, pronti a dar l'assalto... ai carciofi al forno, non fece che provocare la più schietta allegria dei convenuti. Il sig. Giuseppe Pannelli brindò al trionfo del socialismo internazionale, parlarono poi lo studente Martini, il quale spiegò il significato del 1° Maggio, e, dietro le insistenze dei presenti, l'avv. Antolisei, che raccomandò ai socialisti una continua ed efficace organizzazione; il 1° Maggio, egli disse, non deve degenerare in un'accademia, ma deve invece essere la data, nella quale vengono passate in rassegna le forze del partito, per trarre da esse nuova lena a progredire in numero ed in potenza. Gli oratori furono applauditissimi. Venne pure raccolta una discreta sommetta a favore del giornale Avanti, per i numerosi sequestri subiti sotto la paterna vigilanza del ministero Starabba. I convitati fecero alla sera, col massimo ordine, ritorno a casa. (La Provincia maceratese). www.maceratando.com