Trascorsi vent'anni esatti dalla sua prima visita torna il Re a Macerata. Cronaca a balzelloni della giornata. La città è imbandierata e festanti dapertutto, dal più umile edificio al più ricco, sventolano bandiere tricolori, rosseggiano arazzi fiammanti, in una splendida sinfonia di colori donando alle nostre case quell'insolita eleganza, quella nota gaia e festosa e pur sempre affascinante, che è così rara ammirare. Il treno reale arriva alle 14. Rendono gli onori militari una Compagnia del 158° Regg. Fanteria, la cui bandiera è decorata di medaglia d'oro, e la musica militare che intona la marcia reale. S.M. è accompagnato da S.E. il Generale Cittadini e dal Ministro di Casa Reale senatore Mattioli Pasqualini, dagli aiutanti di campo Ammiraglio Rota e Ten. Col. Marinetti, medaglia d'oro, dal Cerimoniere di Corte Conte di Cellere e dall'Ispettore generale di P.S. Furolo della Casa Reale. Erano a riceverlo S.E. il Ministro Giuriati che era qui giunto sin dal mattino, il Sindaco, il Prefetto e il Gen. Montanari comandante I'XI Corpo d'Armata. Sotto l'arco della Stazione, il cui interno era magnificamente pavesato, si forma il corteo reale. Nella vettura reale, una magnifica Fiat 505 del Sig. Trombettoni di Montefano, guidata dal capo garage della Ditta Perogio & C. Micucci Angelo, prendono posto insieme al Re, il Ministro Giuriati, il Sindaco ed il Gen. Cittadini. Precedono e seguono tante altre vetture con a bordo le Autorità e la Scorta. Il viale della Stazione è gremitissimo di pubblico (e di Associazioni) che accoglie l'apparire del Sovrano con evviva poderosi. Lungo il tragitto sulla vettura reale vengono gettati innumerevoli fiori. La folla ovunque applaude: la dimostrazione d'affetto e di giubilo raggiunge il massimo all'entrata di Porta Romana ove sono schierate altre rappresentanze con musica. Da Porta Romana in Municipio oggi finestra e ogni balcone sono gremiti, fiori cadono sulla vettura reale.