Il corpo di Gesù subì la passione e la morte per la
nostra salvezza, ma non la corruzione, perché potessimo rinascere a vita
nuova. La vita divina ci viene comunicata solo attraverso i sacramenti e
nessuno può da se stesso dispersarsene. La santa Messa e la santa
comunione sono luoghi privilegiati e insostituibili per incontrare Gesù
risorto. Omelia terza domenica di Pasqua, 26 Aprile
2020